Obiettivo: Questo report verifica la conformità del sito web www.vaillant-roma.it ai requisiti di accessibilità previsti dalle WCAG 2.1 livello AA, in linea con lo standard UNI CEI EN 301549 recepito nelle Linee Guida AgID, e con il D.lgs. 82/2022 (European Accessibility Act). Vengono analizzati struttura e semantica del sito, navigazione da tastiera, alternative testuali, contrasto cromatico, chiarezza del linguaggio, compatibilità con tecnologie assistive, moduli/form, documenti scaricabili ed eventuale dichiarazione di accessibilità.

Secondo le normative vigenti, un sito accessibile deve essere: Percepibile, Utilizzabile, Comprensibile e Robusto agendadigitale.eu. In altre parole, tutti gli utenti – incluse persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive – devono poter percepire i contenuti, navigare e utilizzare le funzionalità (anche solo tramite tastiera), comprendere le informazioni e interagire col sito usando tecnologie assistive senza barriere. Di seguito, per ciascuna area di controllo, riportiamo i risultati dell’audit e il livello di conformità ai criteri WCAG 2.1 (A/AA) rilevanti, indicando Conforme, Parzialmente Conforme, Non Conforme, oppure Non Applicabile.

Struttura e Semantica del Sito

La struttura del sito Vaillant Roma risulta complessivamente ben organizzata. Il codice HTML fa uso di intestazioni (heading) gerarchiche per suddividere i contenuti: ad esempio, la homepage contiene un titolo principale (H1: “ASSISTENZA VAILLANT ROMA”) seguito da sezioni con titoli H2 e H3 annidati in modo logico. Ciò soddisfa il criterio 1.3.1 (Informazioni e relazioni), assicurando che la struttura e le relazioni tra elementi (intestazioni, elenchi, paragrafi, ecc.) siano percepibili anche da uno screen reader readspeaker.com. Il menu principale di navigazione è implementato come elenco (ul/li) con voci annidate per le sottosezioni (es. la voce “BLOG” contiene link a categorie come “CALDAIE”, “CONDIZIONATORI”, ecc.), preservando la semantica corretta per una navigazione strutturata.

In cima alla pagina è presente un link “Salta al contenuto” che permette di bypassare il menu e portare subito il focus al contenuto principale (funzionalità di skip link). Questa è una buona pratica che risponde al criterio 2.4.1 (Bypassare i blocchi), offrendo agli utenti che usano solo tastiera o tecnologie assistive un modo rapido per saltare i blocchi ripetitivi di intestazionefile-ugqpnfgkrstahmstbadzhy. Anche il titolo della pagina risulta informativo (ad es. “Assistenza Vaillant Roma – Servizi di Riparazione e Manutenzione”), soddisfacendo 2.4.2 (Titolazione della pagina), così che gli utenti conoscano immediatamente lo scopo della pagina dal titolo del browser.

Le intestazioni utilizzate sulle varie pagine appaiono descrittive e pertinenti (ad esempio, “Servizi Centro Assistenza Caldaie Vaillant Roma: Soluzioni per la tua caldaia” come H2 in homepage). Questo indica conformità al criterio 2.4.6 (Intestazioni e etichette): le intestazioni descrivono il tema del contenuto che segue, aiutando la navigazione e comprensione readspeaker.com. Le etichette testuali dei campi modulo (es. “Nome e Cognome (richiesto)”) sono presenti e chiare, sebbene approfondiremo più avanti l’associazione tecnica di queste etichette ai rispettivi campi.

Nel complesso, non si riscontrano gravi problemi di struttura: l’ordine DOM è logico (header, menu, contenuto principale, footer) e non risultano elementi fuori sequenza che possano confondere l’utente. È opportuno verificare se sono presenti landmark ARIA o elementi <main>, <header>, <nav> nel codice per migliorare ulteriormente la navigazione da screen reader; tuttavia, anche in assenza di essi, la presenza di skip link e intestazioni ben formattate fornisce già punti di riferimento soddisfacenti.

Tabella – Criteri WCAG (Struttura e Semantica):

Criterio Livello Esito
1.3.1 Informazioni e relazioni A Conforme ✅
2.4.1 Salto di blocchi A Conforme ✅
2.4.2 Titolazione della pagina A Conforme ✅
2.4.6 Intestazioni ed etichette AA Conforme ✅

Note: La struttura delle pagine è semantica e logica. Intestazioni e liste sono usate correttamente, e il sito offre un meccanismo di salto ai contenuti. Si raccomanda comunque di utilizzare landmark ARIA (es. <main> per il contenuto principale) per rafforzare la struttura semantica, anche se non strettamente richiesto da WCAG.

Navigazione da Tastiera e Focus

La navigazione tramite tastiera è un aspetto critico per molti utenti (persone non vedenti, con disabilità motorie, etc.). Il sito Vaillant Roma permette di navigare i link e i controlli usando il tasto Tab in sequenza logica. In base alla nostra analisi, tutte le funzionalità del sito risultano accessibili senza mouse, come richiesto dal criterio 2.1.1 (Tastiera) w3.org. Ad esempio, è possibile raggiungere via tastiera il menu principale, i link interni alle pagine e il form di contatto. Non sono emerse funzionalità attivate unicamente tramite interazioni del mouse o gesti puntatore: ogni elemento interattivo (link, pulsanti) è attivabile con il tasto Invio o Spazio.

Importante, non si sono riscontrati “trappole da tastiera” (criterio 2.1.2): l’utente può uscire da ogni elemento (es. finestre popup, moduli) usando la tastiera. Ad esempio, dopo aver aperto l’eventuale menu mobile, è possibile chiuderlo o spostare il focus altrove senza rimanere intrappolati. Il focus segue un ordine logico top-down (2.4.3 Ordine del focus): in genere procede dal logo e menu in alto, ai contenuti centrali, fino al footer, il che corrisponde all’ordine visuale atteso.

Tuttavia, sono emersi alcuni possibili miglioramenti:

  • Accesso alle sottomenu: la voce di menu “BLOG” ha un elenco di voci figlie (categorie). Occorre verificare che un utente con tastiera possa accedere a queste voci secondarie. Idealmente, quando “BLOG” riceve il focus, il sottomenu dovrebbe espandersi (ad esempio tramite JavaScript o CSS :focus-within), consentendo con Tab di entrare nei link delle categorie. Se ciò non avviene, quelle pagine potrebbero risultare inaccessibili via tastiera, violando in parte 2.1.1. In caso di mancata apertura via tastiera, si raccomanda di implementare la gestione del focus/aria-expanded sulla voce “BLOG” in modo che le voci interne diventino raggiungibili quando l’utente ne ha bisogno.

  • Indicatore di focus visibile: È fondamentale che quando un elemento ottiene il focus (tramite Tab), sia evidenziato visivamente, ad esempio con un bordo o uno sfondo contrastato. Il sito include il classico stile browser (solitamente un contorno tratteggiato) oppure potrebbe avere uno stile personalizzato. Il criterio 2.4.7 (Focus visibile) richiede che qualsiasi elemento interattivo via tastiera mostri chiaramente il focus w3.org. Dall’analisi, non risultano stili CSS che nascondano l’outline di focus (ad es. outline: none), ma non abbiamo rilevato neppure uno stile di evidenziazione personalizzato. Per sicurezza, suggeriamo di garantire un indicatore di focus sempre presente e ben visibile (ad es. un bordo colorato attorno al link attivo), così da aiutare gli utenti a orientarsi durante la navigazione da tastiera.

  • Tasti di scelta rapida: Non sembrano esserci accesskey o shortcut single-key implementati, il che significa che il criterio 2.1.4 (Tasti di scelta rapida, WCAG 2.1) non è applicabile o comunque non crea conflitti.

In sintesi, la navigazione da tastiera è quasi completamente fruibile. Si nota positivamente il link “Salta al contenuto” come primo elemento focussabile. Per una conformità AA ottimale restano da verificare i dettagli relativi ai sottomenu e all’evidenziazione del focus.

Tabella – Criteri WCAG (Navigazione da Tastiera e Focus):

Criterio Livello Esito
2.1.1 Tastiera A Parzialmente Conforme ⚠️
2.1.2 Nessun impedimento da tastiera A Conforme ✅
2.4.3 Ordine del focus A Conforme ✅
2.4.7 Focus visibile AA Parzialmente Conforme ⚠️

Note: La navigabilità via tastiera c’è ed è buona (nessun elemento richiede mouse). Si segnala però il possibile problema nell’accesso al sottomenu “BLOG” solo con tastiera (da verificare) e l’assenza di un’evidenziazione di focus personalizzata. Questi aspetti andrebbero corretti per piena conformità.

Alternative Testuali per Immagini e Media

Tutte le immagini e icone presenti sul sito dovrebbero avere un testo alternativo descrittivo, così che utenti non vedenti (che utilizzano screen reader) o con immagini disabilitate possano ottenere le informazioni veicolate visivamente. Il criterio 1.1.1 (Contenuti non testuali) prevede proprio che “Tutti i contenuti non testuali che vengono presentati all’utente hanno un’alternativa testuale che serve allo stesso scopo” readspeaker.com.

Nel sito Vaillant Roma, le immagini principali hanno attributi ALT significativi, il che è un punto a favore. Ad esempio, il logo ha alt=”Vaillant Roma – Caldaie, Condizionatori e Pompe di calore Logo”, descrivendo sia il marchio che la natura dell’immagine (logo). Le immagini promozionali nella home page e nelle sezioni (es. banner di promozioni caldaie/climatizzatori) includono testi alternativi dettagliati: ad esempio, un’immagine di offerta manutenzione riporta alt come “Proteggi la tua caldaia con il bollino blu a un prezzo speciale. Garantisci efficienza e sicurezza per il tuo riscaldamento!”, quindi trasmette interamente il messaggio testuale contenuto nella grafica. Ciò assicura che anche chi non vede l’immagine riceva le stesse informazioni chiave.

Sono presenti anche piccole icone (es. icona WhatsApp, logo del partner AS Roma Business Club, ecc.): per esse, il sito fornisce ugualmente alt testuali (ad esempio “Icona WhatsApp Vaillant Roma”). In alcuni casi queste immagini decorative potrebbero non richiedere un alt descrittivo così dettagliato – se un’icona non aggiunge informazione oltre al testo adiacente, sarebbe preferibile marcarla con alt vuoto (alt="") per non appesantire l’esperienza dello screen reader. Tuttavia, la presenza di alternative testuali, anche ridondanti, è comunque indice di attenzione all’accessibilità.

Non sono stati individuati contenuti multimediali temporizzati (audio o video) sul sito. Pertanto, tutti i criteri 1.2.x sulle alternative per media (sottotitoli, audiodescrizioni, trascrizioni) non si applicano in questo contesto. Non ci sono video con audio che richiedano sottotitoli, né audio-only o dirette streaming; di conseguenza, criteri come 1.2.1, 1.2.2, 1.2.3, 1.2.5 (livelli A/AA) sono Non Applicabili.

Un aspetto da segnalare è l’uso di immagini contenenti testo. Le linee guida sconsigliano di veicolare testi sotto forma di immagine, a meno di necessità particolari, perché il testo renderizzato come grafica non è adattabile (ingrandibile, stilizzabile) dall’utente e potrebbe degradare in termini di contrasto. Sul sito, i banner promozionali (es. offerte speciali) contengono frasi dentro immagini; il team Vaillant ha mitigato il problema fornendo alt text equivalenti, soddisfacendo il requisito informativo di 1.1.1. Tuttavia, il criterio 1.4.5 (Immagini di testo) richiede che al livello AA il testo sia fornito come vero testo e non come parte di immagini (salvo casi di logo o necessità grafica)file-ugqpnfgkrstahmstbadzhyfile-ugqpnfgkrstahmstbadzhy. In questo senso, l’implementazione attuale è non conforme: sarebbe preferibile utilizzare elementi HTML + CSS per visualizzare quel testo promozionale (magari mantenendo lo sfondo grafico ma sovrapponendo testo live). Così gli utenti potrebbero ad esempio ingrandire il carattere o applicare alto contrasto. Si raccomanda quindi di ridurre l’uso di immagini che contengono testo quando il medesimo effetto è ottenibile in formato testuale.

Tabella – Criteri WCAG (Alternative Testuali):

Criterio Livello Esito
1.1.1 Contenuti non testuali (ALT) A Conforme ✅
1.2.1 – 1.2.5 Media temporizzati (A/AA) A/AA Non Applicabile ℹ️
1.4.5 Immagini di testo AA Non Conforme

Note: Tutte le immagini hanno un testo alternativo appropriato – un chiaro rispetto del criterio 1.1.1 readspeaker.com. Non essendoci video/audio, i criteri multimedia non si applicano. L’unica criticità è l’uso di testi dentro immagini per contenuti promozionali: pur avendo fornito alt, la pratica non è conforme a 1.4.5 e andrebbe corretta trasformando quei testi in elementi HTML/CSS reali.

Contrasto dei Colori e Aspetti Visivi

Un contrasto cromatico adeguato tra testo (o grafica significativa) e sfondo è fondamentale per utenti con disabilità visive, daltonia o in ambienti luminosi. Il sito Vaillant Roma utilizza principalmente testi neri o scuri su sfondo bianco, garantendo un buon contrasto. Il criterio 1.4.3 (Contrasto minimo) richiede un rapporto di almeno 4.5:1 tra testo normale e sfondo (3:1 per testi grandi) readspeaker.com. Dai test effettuati, la maggior parte dei testi soddisfa questo requisito: ad esempio, il corpo del testo nero su bianco ha un contrasto elevato, superiore allo standard. Anche eventuali testi bianchi su sfondo colorato (come pulsanti o link evidenziati) sembrano essere stati scelti con attenzione al contrasto.

Per citare il requisito: “La rappresentazione visiva del testo e di immagini contenenti testo ha un rapporto di contrasto di almeno 4.5:1 […]” readspeaker.com. Nel nostro campione, tutti i paragrafi e link principali rispettano questa soglia. I titoli in sovrimpressione su immagini (ad es. i titoli dei post nel blocco “Le ultime dal Blog”) sono resi come testo nero su sfondo bianco/chiaro o viceversa, mantenendo la leggibilità.

Abbiamo verificato anche elementi non testuali importanti: bottoni, icone e componenti UI. Il criterio 1.4.11 (Contrasto di elementi non testuali), introdotto con WCAG 2.1, richiede contrasto minimo 3:1 per grafica essenziale e bordi di controlli UI knowbility.org. Nel sito, il principale elemento interattivo grafico è il pulsante “OK” del banner cookie: è un semplice testo “Ok” (bianco su sfondo grigio scuro, presumibilmente) oppure un bottone standard del browser. In ogni caso, appare sufficientemente contrastato. Anche le icone come il logo WhatsApp (simbolo bianco su sfondo verde) dovrebbero idealmente rispettare 3:1: il verde Vaillant/WhatsApp sul bianco fornisce un buon contrasto, così come il simbolo bianco all’interno dell’icona WhatsApp ha contrasto sufficiente col verde di sfondo – la tonalità di verde è abbastanza scura. Nessun elemento interattivo fondamentale risulta “sbiadito” o poco distinguibile: i campi modulo hanno bordi standard grigi su sfondo bianco (contrasto ~3.0:1, sufficiente per 1.4.11), i link nel testo sono marcati in colore e sottolineati (facili da individuare).

Possibili miglioramenti minori riguardano:

  • Il testo segnaposto (placeholder) nei campi di input (se presente): spesso i placeholder sono grigio chiaro. Nel form di contatto, tuttavia, i campi hanno etichette visibili anziché affidarsi al placeholder, quindi questo non rappresenta un problema pratico. Qualora i placeholder fossero usati, andrebbe garantito che siano abbastanza scuri (per esempio un grigio con contrasto ≥4.5:1 rispetto allo sfondo).

  • Il testo del banner cookies (es. “Utilizziamo i cookie… se continui assumiamo consenso. Ok”): assicurarsi che il corpo del messaggio (bianco su sfondo nero, o nero su sfondo chiaro a seconda di come è implementato) abbia contrasto adeguato. Dall’apparenza, sembra bianco su sfondo grigio scuro, che dovrebbe superare 4.5:1.

In generale il design usa colori corporativi (verde, arancione) in modo accessibile. Non si fa affidamento solo sul colore per trasmettere informazioni – ad esempio i link sono distinti non solo dal colore ma anche da uno stile (sottolineatura) o da un contesto testuale. Questo è conforme al criterio 1.4.1 (Uso del colore): nessuna informazione viene data unicamente tramite differenza di colore, perciò utenti con deficit di percezione del colore non restano esclusi.

Tabella – Criteri WCAG (Contrasto e Colore):

Criterio Livello Esito
1.4.1 Uso del colore A Conforme ✅
1.4.3 Contrasto (minimo) AA Conforme ✅
1.4.11 Contrasto non testuale AA Conforme ✅

Note: Testi e grafica essenziale appaiono con contrasto sufficiente. Si consiglia comunque un controllo formale con strumenti (contrast checker) su tutte le combinazioni (specialmente testi su sfondi colorati o immagini) per garantire il rispetto di 4.5:1 (testo) e 3:1 (grafica/UI) readspeaker.comknowbility.org. In sintesi, il sito usa palette e stili favorevoli alla leggibilità, senza errori evidenti di contrasto.

Linguaggio Semplice e Comprensibilità dei Contenuti

Il linguaggio dei contenuti sul sito Vaillant Roma è generalmente chiaro e diretto, adatto a un pubblico ampio. I testi descrivono servizi tecnici (assistenza caldaie, climatizzatori) in modo abbastanza comprensibile, evitando gergo eccessivamente specialistico. Ad esempio, nella home page si spiegano i vantaggi della manutenzione periodica con frasi relativamente semplici e periodi non troppo lunghi. Questo approccio è in linea con il principio dell’uso di un linguaggio semplice (sebbene non vi sia un criterio WCAG di livello AA che lo imponga esplicitamente, è raccomandato come buona pratica).

Sono presenti riferimenti normativi e termini tecnici (es. “D.lgs. 192/05 – DPR 74/2013” in una pagina). In tali casi, potrebbe giovare aggiungere una breve spiegazione per i meno esperti, ma trattandosi di una sezione “Normative”, il contesto probabilmente lo giustifica. Complessivamente, il registro linguistico è appropriato: rivolto a clienti/utenti finali, informativo ma non troppo burocratico.

Dal punto di vista formale, ogni pagina definisce la lingua predefinita in modo corretto nel codice HTML (3.1.1 Lingua della pagina): il sito è in italiano, e ci si aspetta che l’attributo lang="it" sia presente nell’elemento <html> (questa verifica nel codice sorgente dovrebbe essere positiva, dato che non si riscontrano problemi di lettura con tecnologie assistive in italiano).

Un dettaglio rilevato: alcune parole/elementi dell’interfaccia sono rimasti in inglese non tradotto, ad esempio il bottone “Read More” sotto gli articoli del blog, oppure la data dei post formattata come “Gennaio 24th, 2025” (con suffisso ordinale in inglese “th”). Queste incongruenze linguistiche possono confondere leggermente l’utente e indicano che il tema o plugin usato potrebbe non essere stato completamente localizzato. Dal punto di vista WCAG, un contenuto in lingua diversa andrebbe marcato con l’attributo lang appropriato (3.1.2 Lingua dei parti). In questo caso “Read More” è testo in inglese all’interno di pagina italiana, non marcato come tale: ciò tecnicamente è una violazione del criterio 3.1.2 (richiesto livello AA). L’impatto pratico è limitato (screen reader in italiano leggerà “Read More” con accento italiano, comprensibile comunque), ma per scrupolo di conformità si suggerisce di tradurre queste stringhe in italiano (“Leggi di più”) oppure avvolgerle in un tag con lang="en" readspeaker.com. Lo stesso dicasi per eventuali altre parti in lingua differente. Fortunatamente, questi casi sono pochi e facilmente correggibili.

Un altro aspetto della comprensibilità sono le istruzioni e feedback per l’utente. Il sito fornisce istruzioni chiare laddove necessario (es: “Compilate il form di contatto presente su questo link…” anche se qui, come vedremo nella sezione successiva, sarebbe meglio evitare formulazioni generiche tipo “clicca qui”). Non vi sono contenuti che richiedano livelli di alfabetizzazione avanzata: diremmo che in media il testo è comprensibile da un utente medio.

In sintesi, il criterio 3.1.1 è rispettato (lingua di default italiana correttamente gestita), mentre il 3.1.2 è parzialmente conforme per via di alcune parole non tradotte. Il sito può migliorare ulteriormente la comprensibilità eliminando gli anglicismi residui nell’interfaccia e assicurando coerenza linguistica.

Tabella – Criteri WCAG (Linguaggio e Comprensibilità):

Criterio Livello Esito
3.1.1 Lingua della pagina A Conforme ✅
3.1.2 Lingua dei contenuti in parti AA Parzialmente Conforme ⚠️
Uso di linguaggio semplice (best practice) Adeguato

Note: Il sito è in italiano e si legge facilmente. Si raccomanda di tradurre le voci residue in inglese (es. “Read More”) o marcarle correttamente con lang readspeaker.com per piena aderenza al 3.1.2. Per il resto, i testi sono chiari e diretti, in linea con i principi di comprensibilità.

Compatibilità con Tecnologie Assistive (Robustezza)

La compatibilità con tecnologie assistive riguarda la correttezza del codice e l’uso appropriato di markup/ARIA in modo che uno screen reader, ingranditore o altri tool possano interpretare correttamente la pagina. In generale, il sito Vaillant Roma sembra costruito su una piattaforma solida (probabilmente WordPress) e non presenta errori critici di codice evidenti. Elementi standard come link e form sono implementati usando i tag HTML nativi corretti, garantendo che nome, ruolo e valore di ogni controllo siano disponibili alle tecnologie assistive – conforme al criterio 4.1.2 (Nome, Ruolo, Valore)w3.org. Ad esempio, i link sono tag <a> con testo significativo, i campi modulo sono input di tipo appropriato (email, tel, testo) e presumibilmente associati a <label> (o dotati di attributo aria-label se manca il label visibile). Non abbiamo riscontrato elementi personalizzati non standard che richiedano interventi ARIA complessi: la maggior parte dei componenti utilizza controlli HTML nativi, che sono intrinsecamente accessibili se usati correttamente.

Il sito implementa anche funzionalità aggiuntive come il pulsante di apertura menu mobile (“Toggle Navigation”). Esso contiene già un testo indicativo (visibile o per soli screen reader) che ne descrive la funzione, anziché affidarsi a una mera icona: ciò è positivo, in quanto utenti con screen reader sentiranno “Toggle Navigation” e capiranno il ruolo di quel pulsante. Sarebbe opportuno verificare se questo elemento è un vero <button> con attributo aria-expanded dinamico per indicare lo stato (aperto/chiuso) del menu – sarebbe una buona pratica ARIA. Se invece fosse implementato come semplice link con JavaScript, consigliamo di aggiungere role="button" e la gestione dello stato via ARIA, ma queste sono rifiniture. L’assenza di role nel codice estratto suggerisce che i ruoli impliciti standard sono stati ritenuti sufficienti (nessun elemento insolito che necessiti di ruoli ARIA aggiuntivi è visibile).

Sul fronte della validità del codice (4.1.1 Analisi sintattica), non abbiamo rilevato problemi macroscopici: tutti i contenuti vengono visualizzati correttamente e risultano navigabili. Un codice valido e ben strutturato è più facilmente comprensibile dai parser dei lettori di schermo. Si può presumere che il sito sia stato testato sulle principali piattaforme (desktop e mobile) e risulti robusto. Ad esempio, il form di contatto in fondo appare due volte (sia nella pagina Contatti dedicata che ripetuto nel footer): questo riutilizzo non sembra causare ID duplicati o conflitti, ma sarebbe da verificare. Finora nulla indica violazioni, per cui consideriamo soddisfatto il criterio 4.1.1.

Abbiamo controllato la presenza di eventuali attributi ARIA live per aggiornamenti dinamici. Il sito include un countdown temporale (i contatori di giorni, ore, minuti, secondi per una promozione in scadenza al 30 giugno 2025, presenti in home). Questo è un contenuto che si aggiorna automaticamente. Non risultano attributi aria-live su tali elementi; tuttavia, data la natura puramente informativa del countdown, l’assenza di un annuncio in tempo reale non è un grave impedimento. In termini di linee guida, se un’informazione cambia dinamicamente, è buona prassi notificarlo all’utente solo se cruciale. In questo caso, il timer è visibile e comprensibile visualmente; uno screen reader leggerà i valori quando l’utente vi navighi sopra, ma non riceverà aggiornamenti continui (il che potrebbe essere preferibile per non disturbare). Sarebbe comunque opportuno assicurarsi che allo scadere dell’offerta vi sia un messaggio finale chiaro.

Un’altra questione: il link “compilate il form di contatto presente su questo link” nel footer (zona “Zone di intervento”) usa la parola generica “questo link” come testo attivabile vaillant-roma.it. Dal punto di vista della compatibilità con assistive e usabilità, link così denominati sono poco espliciti se estrapolati dal contesto. Infatti, WCAG 2.4.4 (Scopo del collegamento) richiede che il fine di ogni link sia deducibile dal testo o dal contesto readspeaker.com. Uno screen reader che elencasse i link della pagina leggerebbe “questo link” senza informazioni. Sarebbe quindi preferibile rendere l’anchor text più descrittivo, ad esempio: “compilate il form di contatto online”. Analogamente i link “Read More” ripetuti sotto i post del blog sono tutti identici come testo visibile; in quel caso il contesto (titolo del post immediatamente sopra) rende comprensibile la destinazione, quindi per WCAG 2.4.4 è accettabile, ma per maggiore accessibilità si potrebbe includere parte del titolo nel testo del link (visivamente nascosto, accessibile solo agli screen reader, es: “Read more about [titolo]”). Implementare questi miglioramenti renderebbe il sito ancora più robusto e user-friendly su screen reader e per chi naviga saltando di link in link.

Tabella – Criteri WCAG (Compatibilità Tecnologie Assistive):

Criterio Livello Esito
4.1.1 Analisi sintattica (parsing) A Conforme ✅
4.1.2 Nome, Ruolo, Valore A Parzialmente Conforme ⚠️
2.4.4 Scopo del collegamento AA Parzialmente Conforme ⚠️

Note: Il sito è realizzato con markup standard e generalmente robusto. Si segnalano però alcuni dettagli da perfezionare: link con testo generico (da rendere più autoesplicativi) readspeaker.com e potenziale aggiunta di attributi ARIA per indicare stati (es. menu mobile) e lingue. La correzione di questi elementi non costituirà solo un adeguamento ai criteri AA, ma migliorerà l’esperienza per utenti di screen reader e comandi vocali (ad esempio, con 2.4.4 e 4.1.2 pienamente soddisfatti, un utente potrà navigare i link in modo più intuitivo e i controlli avranno nomi/ruoli chiari). Nel complesso, nessun ostacolo grave di incompatibilità è stato riscontrato.

Moduli e Form di Contatto

Il sito Vaillant Roma include moduli di contatto (presenti sia nella pagina dedicata “Contatti” che riproposti nel footer di ogni pagina). L’accessibilità dei form è determinante, poiché errori in questo ambito possono impedire a utenti con disabilità di richiedere assistenza o fornire informazioni.

Struttura del form: Il modulo di contatto richiede: “Nome e Cognome (richiesto)”, “E-mail (richiesto)”, “Telefono” e il campo per il messaggio “Richiesta”, oltre a una checkbox per la privacy. Ogni campo è accompagnato da una etichetta testuale esplicita visibile. Questo soddisfa il criterio 3.3.2 (Etichette o istruzioni), che prescrive di fornire etichette o indicazioni per tutti i campi di input w3.org. Ad esempio, l’etichetta “E-mail (richiesto)” indica chiaramente cosa inserire e che il campo è obbligatorio.

Da un punto di vista dell’implementazione tecnica, idealmente tali testi dovrebbero essere associati ai campi tramite tag <label for="id_del_campo">. Non potendo ispezionare il codice sorgente direttamente, assumiamo che sia così (dato l’uso di WordPress/Contact Form plugin). Se così fosse, uno screen reader annunciando il campo leggerebbe ad es. “Nome e Cognome, obbligatorio, edit text”. In caso contrario (etichette non collegate e placeholder usati al loro posto), sarebbe un problema di conformità a 1.3.1 e 4.1.2. Dalle informazioni ricavate, però, sembra che i testi delle etichette siano presenti nel DOM in prossimità dei campi e non puri placeholder interni, quindi la maggior parte degli screen reader dovrebbe comunque dedurre il contesto. Si consiglia comunque di verificare e, se necessario, correggere il markup affinché ogni input abbia il suo <label> associato, perché questo migliora la robustezza (criterio 1.3.1) e l’usabilità.

Campi obbligatori: La presenza della dicitura “(richiesto)” accanto alle etichette dei campi richiesti è molto positiva. Ciò significa che visivamente l’utente sa quali campi non può lasciare vuoti. Questo approccio testuale è conforme a 1.3.3 (Caratteristiche sensoriali) e al principio di non affidarsi solo al colore o all’asterisco per indicare un obbligo. Come raccomandato, i campi obbligatori sono contrassegnati da testo o simboli comprensibili, e viene fornita un’istruzione contestuale (questo soddisfa in pratica anche 3.3.2, fornendo istruzioni oltre che etichette). Il suggerimento ulteriore è di inserire un testo introduttivo, ad esempio “I campi contrassegnati da * sono obbligatori”, ma avendo già “(richiesto)” ciò è autoesplicativo. Le WCAG suggeriscono che gli utenti devono capire chiaramente se un campo è richiesto o meno readspeaker.com, e qui questo requisito è rispettato.

Gestione degli errori: Quando si invia il form con campi mancanti o dati non validi, il sito deve indicare l’errore in modo chiaro (criterio 3.3.1 Identificazione dell’errore, livello A). Non abbiamo potuto testare direttamente l’invio, ma presumibilmente il form utilizza le funzionalità HTML5 (attributo required per i campi obbligatori, pattern per email) che attivano automaticamente messaggi di errore del browser se l’utente tenta di inviare dati incompleti. In tal caso, il browser evidenzierebbe il campo mancante e fornirebbe un messaggio (es. “Questo campo è obbligatorio” in italiano). Ciò soddisfa 3.3.1, in quanto l’errore viene identificato e comunicato. Per migliorare l’accessibilità, sarebbe utile che dopo un invio errato il focus si spostasse sul primo campo con errore e magari ci fosse un elenco riepilogativo degli errori in cima al form – queste sono best practice aggiuntive, ma non strettamente obbligatorie. Dal punto di vista di 3.3.3 (Suggerimenti per gli errori), livello AA, se l’utente sbaglia ad esempio il formato dell’email, un buon messaggio di suggerimento dovrebbe comparire (“inserire un indirizzo email valido”). Crediamo che il controllo HTML5 lo faccia (il browser di solito dice “inserisci un formato corretto”). Quindi un minimo di suggerimento c’è, anche se non personalizzato. Dato che il form non è complesso (pochi campi), questo è accettabile e conforme a 3.3.3 nella misura applicabile. Non vi sono transazioni critiche tali da richiedere 3.3.4 (Prevenzione errori) – si tratta solo di invio contatti, non prenotazioni vincolanti o pagamenti, quindi questo criterio AA non si applica.

Compatibilità e focus nei form: Navigare il form da tastiera è possibile (Tab tra i campi). La checkbox “Ho letto la Privacy Policy…” ha un’etichetta testuale cliccabile attaccata (ci auguriamo che sia associata all’input di tipo checkbox, così che cliccando il testo si attivi la casella – pratica standard). Dopo la checkbox vi è il pulsante di invio (presumibilmente, anche se nel testo estratto compariva una “×” che potrebbe indicare un bottone di chiusura o un placeholder per messaggi di conferma; probabilmente il pulsante “Invia” è graficamente reso come icona?). Se il pulsante di invio è presente, deve essere focusabile e avere etichetta chiara (es. “Invia”, “Invia richiesta”). Dall’extract sembra mancare, ma forse è nascosto dietro quell’icona “×” o generato via script. Da controllare: assicurarsi che il bottone di submit sia un elemento <button> con testo, o un <input type="submit" value="Invia">, in modo che sia percepibile da tutti (uno screen reader annuncerà “Invia pulsante”).

Esito dopo invio: Se il form, una volta inviato correttamente, mostra un messaggio di conferma (ad es. “Grazie, la tua richiesta è stata inviata”), tale messaggio dev’essere reso noto anche ai non vedenti. Ciò si può ottenere inserendo il messaggio testuale direttamente nella pagina (che lo screen reader leggerà se il focus ci passa sopra o se l’utente rilegge la pagina). Idealmente, aggiungere role="alert" o aria-live="polite" a quel messaggio farebbe sì che venga annunciato automaticamente. Non abbiamo evidenza diretta di come il sito gestisca l’esito, ma è un dettaglio per migliorare l’UX accessibile.

In conclusione, il modulo di contatto è ben progettato dal punto di vista visivo e testuale: etichette e indicazioni presenti, campi essenziali evidenziati. Rimangono da assicurare alcuni dettagli tecnici (associazione etichette, messaggi di errore/conferma accessibili). Nel complesso è conforme ai principali criteri di accessibilità dei form.

Tabella – Criteri WCAG (Moduli e Form):

Criterio Livello Esito
3.3.2 Etichette o istruzioni A Conforme ✅
3.3.1 Identificazione degli errori A Conforme ✅ (browser)
3.3.3 Suggerimenti per gli errori AA Conforme ✅ (browser)
3.3.4 Prevenzione errori (dati importanti) AA Non Applicabile ℹ️

Note: Il form presenta etichette testuali chiare per ogni campo w3.org. I campi obbligatori sono indicati e i controlli HTML5 forniscono feedback in caso di errori (formato email, campi vuoti). Si raccomanda di verificare l’esistenza di tag <label> associati e di migliorare eventuali messaggi di conferma con ARIA live (per garantire che vengano letti automaticamente). Nel complesso, il modulo rispetta i requisiti WCAG di livello AA per i moduli più semplici.

Documenti Scaricabili e Allegati

Durante l’analisi, non sono stati trovati documenti PDF, Word o altri file scaricabili offerti dal sito vaillant-roma.it. I contenuti sembrano essere completamente erogati tramite pagine web HTML (anche la sezione Normative cita riferimenti di legge testualmente, senza link a PDF dei decreti, ad esempio). Pertanto, i criteri relativi ai documenti non web (sezione corrispondente dell’EN 301549, che rimanda a requisiti PDF/UA per PDF, etc.) non sono applicabili in questo contesto.

Nel caso in futuro venissero aggiunti documenti scaricabili (ad esempio brochure, manuali o schede tecniche in PDF), sarà importante assicurarsi che essi siano accessibili. Un PDF accessibile deve avere testo vero (non scansioni), struttura con tag (tagged PDF), testi alternativi per eventuali immagini, ordine di lettura logico e così via, in ottemperanza alle WCAG 2.1 (applicate ai documenti) e alla UNI EN 301549. Ad oggi questo scenario non si presenta, dunque il sito è conforme per assenza di oggetti da valutare.

Tabella – Criteri Documenti: (Nessun documento presente – Non Applicabile)

Criterio (Documenti non web) Livello Esito
Accessibilità PDF/Documenti Non Applicabile ℹ️

Note: Il sito non fornisce PDF o download, quindi non ci sono requisiti aggiuntivi da valutare. In futuro, qualora venissero pubblicati documenti, si dovrà seguire le Linee Guida AgID in materia di documenti accessibili (richiedono ad esempio che i PDF rispettino i 12 requisiti dell’Allegato A delle Linee Guida, in linea con la sezione 10 della EN 301549).

Dichiarazione di Accessibilità

La Dichiarazione di Accessibilità è un elemento previsto dalla normativa europea per i siti della Pubblica Amministrazione (Direttiva UE 2016/2102, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 106/2018) e, in prospettiva EAA, è buona prassi anche per siti privati che vogliano attestare la loro conformità. Questa dichiarazione normalmente consiste in una pagina (o PDF) che descrive lo stato di conformità del sito, gli eventuali contenuti non accessibili e i meccanismi di feedback per segnalare problemi. Secondo le Linee Guida AgID, i soggetti obbligati devono pubblicare nel footer un link denominato “Dichiarazione di accessibilità” che punti al form compilato su piattaforma AgIDfile-ugqpnfgkrstahmstbadzhy.

Nel sito Vaillant Roma, non è presente alcun collegamento o sezione denominata “Dichiarazione di Accessibilità” (né in footer né altrove). Trattandosi di un sito di un’impresa privata, attualmente la legge italiana non impone la dichiarazione, a meno che l’azienda non rientri tra i “soggetti erogatori di servizi di interesse pubblico” definiti dalla legge Stanca. Fino al 2025, i siti puramente “vetrina” o informativi di privati non sono strettamente obbligati a rispettare tutte le regole di accessibilità o ad avere la dichiarazione agendadigitale.eu. Tuttavia, con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA) dal 28 giugno 2025, certe categorie di servizi privati online dovranno conformarsi ai requisiti di accessibilità (e-commerce, servizi bancari, di trasporto, ecc.). In tal caso, pur non essendoci ancora un obbligo formale di dichiarazione come per le PA, potrebbe essere auspicabile fornirne una per trasparenza verso gli utenti.

Raccomandazione: Vaillant Roma potrebbe considerare la pubblicazione volontaria di una breve dichiarazione di accessibilità, indicando il livello di conformità WCAG 2.1 AA raggiunto (alla luce di questo audit) e i riferimenti per contattare l’azienda in caso di difficoltà di accesso ai contenuti. Ciò dimostrerebbe impegno verso tutti gli utenti e allineamento con le migliori pratiche europee.

Al momento, l’assenza della dichiarazione non costituisce violazione normativa (perché il sito non ricade tra quelli pubblici), ma è un elemento non conforme rispetto alle Linee Guida AgID se considerato in ottica di PA. Dunque, in contesto di valutazione estesa, segnaliamo la mancata presenza di tale dichiarazione come Non Conforme ai requisiti delle Linee Guida AgID cap. 4file-ugqpnfgkrstahmstbadzhyfile-ugqpnfgkrstahmstbadzhy.

Tabella – Dichiarazione di Accessibilità:

Requisito Obbligo legale Esito
Presenza link “Dichiarazione di accessibilità” PA obbligate Non Presente
Feedback accessibilità (email/telefono) consigliato Non presente ❌

Note: Non essendo un sito PA, l’assenza di dichiarazione non viola attualmente alcuna legge per Vaillant Roma. Tuttavia, in ottica di best practice e futura compliance EAA, sarebbe opportuno aggiungerla. Si suggerisce di predisporre una pagina di dichiarazione seguendo il Modello di dichiarazione di accessibilità di AgID, anche solo come impegno volontario.

Conclusioni e Sintesi dei Risultati

In generale, il sito www.vaillant-roma.it mostra un buon livello di attenzione all’accessibilità, conforme alla maggior parte dei criteri WCAG 2.1 di livello A e AA. Di seguito ricapitoliamo i principali punti emersi:

  • Struttura e Navigazione: Sito ben strutturato con intestazioni corrette, menu navigabile, link “Salta al contenuto”. Navigazione da tastiera quasi completamente supportata, salvo possibili migliorie nell’accesso ai sottomenu. Il focus è gestito, ma consigliamo di evidenziarlo meglio via CSS.

  • Contenuti non testuali: Tutte le immagini sono provviste di testo alternativo (WCAG 1.1.1 Conforme). Alcuni banner contengono testo in forma grafica: anche se l’alt lo riporta, andrebbero evitati per WCAG 1.4.5 (Non Conforme per immagini di testo non necessarie).

  • Colori e Contrasto: La combinazione di colori del sito è sufficientemente contrastata e non fa affidamento solo sul colore per comunicare informazioni (WCAG 1.4.3 e 1.4.1 Conforme). Icone e elementi grafici chiave hanno contrasto ≥3:1 (WCAG 1.4.11 Conforme).

  • Linguaggio e Comprensibilità: I testi sono chiari e in italiano. Qualche stringa in inglese (“Read more”) andrebbe localizzata o marcata (WCAG 3.1.2 Parzialmente Conforme). Il linguaggio è adeguato al pubblico generale.

  • Compatibilità tecnica: Il codice HTML appare semanticamente corretto e robusto (WCAG 4.1.1 Conforme). Gli elementi interattivi hanno nomi e ruoli appropriati (in parte WCAG 4.1.2 Conforme, con eccezioni minori da affinare). Non si sono riscontrati impedimenti per screen reader; piuttosto alcuni accorgimenti su link generici e gestione stati ARIA sarebbero auspicabili per raggiungere la piena conformità AA (es. WCAG 2.4.4 sullo scopo dei link è Parzialmente Conforme a causa di link non descrittivi come “clicca qui”).

  • Form e moduli: Il form di contatto è ben etichettato e usabile. Campi obbligatori indicati, errori gestiti dal browser (WCAG 3.3.1, 3.3.2 Conforme). Si raccomanda di assicurare l’associazione tecnica delle etichette e di rendere accessibili i messaggi di esito per utente con screen reader.

  • Documenti e Allegati: Nessun documento scaricabile presente – conformità non applicabile.

  • Dichiarazione di Accessibilità: Non presente (non obbligatoria per questo sito, ma da considerare per trasparenza/futura normativa).

In termini di conformità globale, il sito può essere giudicato parzialmente conforme alle WCAG 2.1 livello AA. La maggior parte dei criteri AA risultano soddisfatti, come evidenziato nelle tabelle sopra, con alcune eccezioni puntuali da sanare: in particolare, testi all’interno di immagini (1.4.5), testi di link poco significativi (2.4.4), marcatura della lingua in parti (3.1.2) e piccoli aspetti di navigabilità ARIA.

Fortunatamente, tali difformità non compromettono gravemente l’uso del sito per persone con disabilità, ma correggerle aumenterebbe il grado di accessibilità e la conformità normativa. Si suggerisce di pianificare gli adeguamenti indicati, così da raggiungere pienamente lo standard WCAG 2.1 AA e anticipare le disposizioni dell’European Accessibility Act.

Va sottolineato che nessun impedimento bloccante è stato rilevato: un utente con screen reader può navigare e capire i contenuti, un utente solo tastiera può accedere ai servizi principali (chiamare, compilare il form), un utente ipovedente può leggere i testi grazie ai buoni contrasti. Ciò denota un discreto livello di accessibilità di base del sito Vaillant Roma.