Accedere agli incentivi del Conto Termico può rappresentare un’opportunità concreta per chi intende riqualificare energeticamente un immobile o installare impianti più efficienti. Tuttavia, uno degli aspetti che crea più incertezza riguarda proprio i tempi del Conto Termico, oltre alla quantità di documenti da preparare e ai requisiti tecnici da rispettare.
In questa guida aggiornata al 2025, analizzeremo in modo chiaro e completo:
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Chi può richiedere il Conto Termico
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Quali sono i requisiti e gli interventi ammessi
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Quali documenti servono davvero
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Quali sono le tempistiche reali per ricevere l’incentivo
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E cosa fare per evitare ritardi o problemi con il GSE
Che tu sia un privato cittadino, un ente pubblico o un’azienda, qui troverai tutte le informazioni essenziali per affrontare la pratica con maggiore consapevolezza e senza intoppi burocratici.
Il sistema incentivante è attualmente in fase di aggiornamento con l’introduzione del Conto Termico 3.0, che andrà a sostituire il precedente schema regolato dal Decreto Ministeriale 16 febbraio 2016 (Conto Termico 2.0). Il nuovo meccanismo, atteso nel 2026, mira a semplificare le procedure, digitalizzare completamente la gestione delle pratiche e aggiornare i requisiti tecnici, i soggetti beneficiari e gli importi erogabili. Fino alla pubblicazione del nuovo decreto attuativo, resta valida la normativa attuale.
Se ti serve prima una visione d’insieme sul meccanismo di incentivo, ti rimando alla guida principale Conto Termico: cos’è, come funziona e come richiederlo.
Chi ha diritto al Conto Termico: privati, PA e imprese
Il Conto Termico è un incentivo economico destinato a chi effettua interventi per migliorare l’efficienza energetica o installare impianti a fonti rinnovabili. Non è però aperto a tutti indiscriminatamente: esistono categorie ben definite di soggetti che possono accedere all’agevolazione. Di seguito vediamo chi ha diritto a richiederlo, con quali limiti e condizioni.
Privati: incentivi per chi riqualifica casa
I cittadini possono accedere al Conto Termico se sostituiscono impianti esistenti con tecnologie più efficienti, come:
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pompe di calore,
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stufe a pellet o caldaie a biomassa,
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impianti solari termici.
Non sono ammesse nuove installazioni in edifici sprovvisti di impianti preesistenti. La richiesta deve essere inviata al GSE entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori tramite l’apposito portale online.
Pubbliche Amministrazioni: accesso facilitato e prenotazione fondi
Le amministrazioni pubbliche possono usufruire del Conto Termico per interventi su edifici scolastici, municipi, palestre, biblioteche e altre strutture pubbliche. Oltre all’accesso diretto, le PA hanno una possibilità esclusiva: prenotare l’incentivo prima dell’avvio dei lavori, ottenendo maggiore certezza sui fondi disponibili.
Tra gli interventi ammessi:
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sostituzione di impianti termici,
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installazione di sistemi di regolazione e controllo,
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interventi di isolamento termico.
Aziende, ESCo ed enti no profit: chi altro può accedere
Anche soggetti diversi dai privati e dalle PA possono accedere al Conto Termico, a condizione che agiscano su edifici già esistenti:
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Le ESCo (Energy Service Company) possono presentare domanda per conto del cliente, eseguendo gli interventi e gestendo la pratica.
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Le imprese agricole o forestali possono accedere all’incentivo per impianti a biomassa.
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Gli enti no profit con personalità giuridica possono accedere con modalità simili alle PA.
Requisiti tecnici degli interventi ammessi al Conto Termico
Non tutti gli interventi danno diritto all’incentivo: per accedere al Conto Termico è necessario rispettare una serie di requisiti tecnici specifici, che variano a seconda della tipologia di impianto installato. Ecco un quadro chiaro e aggiornato delle principali condizioni richieste.
Sostituzione o nuova installazione: quando è ammesso l’incentivo
Uno degli aspetti chiave del Conto Termico è che l’incentivo è previsto solo per interventi di sostituzione di impianti esistenti, non per nuove installazioni in edifici che ne erano sprovvisti.
Sono esclusi:
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gli edifici di nuova costruzione;
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gli interventi che non prevedono la rimozione o la sostituzione di un impianto esistente.
Fanno eccezione alcune installazioni di solare termico, purché rispettino le condizioni previste dal GSE.
Requisiti per pompe di calore
Le pompe di calore devono rispettare determinati parametri di efficienza, espressi in termini di COP (Coefficient of Performance) o SCOP (Seasonal COP), e devono essere certificate secondo le normative europee.
Altri requisiti:
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sostituzione di impianto esistente alimentato a combustibile fossile;
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installazione su edifici già esistenti;
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rispetto delle potenze nominali previste per l’accesso all’incentivo.
Requisiti per stufe a pellet e generatori a biomassa
Per caldaie e stufe alimentate a biomassa (pellet, legna, cippato), il Conto Termico impone:
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classe ambientale 5 stelle secondo il D.M. 186/2017;
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efficienza minima e livelli massimi di emissioni (polveri, CO, NOx);
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sostituzione di impianti alimentati a biomassa, carbone o gasolio.
È inoltre richiesta la certificazione ambientale del generatore.
Requisiti per caldaie a condensazione
Le caldaie a condensazione devono:
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essere almeno in classe energetica A;
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garantire un rendimento termico elevato;
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essere dotate di sistemi di termoregolazione evoluti, come cronotermostati o valvole intelligenti.
Sono ammessi solo interventi di sostituzione di impianti esistenti non a condensazione.
Requisiti per impianti solari termici
L’incentivo è concesso solo se:
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i pannelli sono certificati Solar Keymark;
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l’impianto viene utilizzato per produzione di acqua calda sanitaria, integrazione del riscaldamento o climatizzazione di piscine;
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il dimensionamento è coerente con i fabbisogni dell’edificio.
Il solare termico può essere ammesso anche come nuova installazione, purché sia realizzato su edifici esistenti.
Quanto si può ottenere con il Conto Termico?
Gli importi dell’incentivo variano in base alla tecnologia scelta, alla potenza dell’impianto e alla zona climatica in cui si trova l’edificio. Ecco alcuni valori indicativi:
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Pompa di calore: da 1.500 a 5.000 €
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Caldaia a biomassa: tra 1.000 e 3.000 €
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Impianto solare termico: da 300 € fino a oltre 2.000 €, in base alla superficie installata
Il contributo può coprire fino al 65% della spesa sostenuta. Per importi inferiori a 5.000 €, il pagamento avviene in un’unica soluzione.
- Conto Termico per pompe di calore
- Conto Termico per stufe a pellet
- Conto Termico per caldaie a condensazione
- Conto Termico per solare termico
Documenti necessari per la pratica Conto Termico
Per ottenere l’incentivo del Conto Termico, non basta eseguire correttamente i lavori: è fondamentale anche presentare una documentazione completa e conforme alle linee guida del GSE. Una pratica incompleta o con errori può causare ritardi o addirittura la perdita dell’incentivo.
Ecco un elenco dettagliato dei documenti richiesti.
Schede tecniche e certificazioni dell’impianto
Ogni generatore o impianto installato deve essere accompagnato dalla documentazione tecnica che ne attesta:
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la conformità alle normative europee;
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i dati di rendimento;
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le classi ambientali (ad esempio la certificazione 5 stelle per le biomasse);
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la certificazione Solar Keymark per i pannelli solari.
Questo tipo di documentazione viene generalmente fornito dal produttore o dall’installatore.
Fatture e pagamenti tracciabili
Il GSE richiede che tutte le spese siano documentate in modo chiaro e verificabile. Nello specifico:
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le fatture devono essere intestate al soggetto richiedente l’incentivo;
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i pagamenti devono essere effettuati con strumenti tracciabili, come bonifico bancario o carta.
Non sono ammessi pagamenti in contanti o documentazione incompleta.
APE o relazioni tecniche (se previste)
In alcuni casi è obbligatorio allegare anche:
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l’Attestato di Prestazione Energetica (APE);
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una relazione tecnica firmata da un professionista abilitato.
Questi documenti servono a dimostrare il miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio o la conformità dell’intervento alle specifiche tecniche previste.
Foto, dichiarazioni di conformità e collaudo
Il GSE richiede materiale fotografico che documenti:
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lo stato prima e dopo l’intervento;
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l’impianto installato;
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eventuali elementi significativi per la valutazione della pratica.
Devono inoltre essere allegate:
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la dichiarazione di conformità dell’impianto;
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la relazione di collaudo o messa in esercizio.
Tutta la documentazione deve essere caricata tramite il portale GSE entro i termini stabiliti.
Se preferisci delegare la raccolta dei documenti e l’invio al GSE, qui ti spiego quanto costa la pratica Conto Termico e quali servizi puoi esternalizzare.
Tempistiche del Conto Termico: quanto tempo serve davvero per ottenere l’incentivo
Uno dei dubbi più comuni tra chi intende richiedere l’incentivo riguarda i tempi di tutto il processo: quanto tempo passa dalla fine dei lavori all’effettivo pagamento?
Il GSE ha stabilito una procedura con scadenze e fasi precise, ma nella pratica le tempistiche possono variare in base a diversi fattori, tra cui la qualità della documentazione presentata.
Entro quando va presentata la domanda al GSE
Dopo aver concluso i lavori, il richiedente ha 60 giorni di tempo per caricare tutta la documentazione tramite il PortalTermico sul sito del GSE.
Se si supera questa scadenza, si perde il diritto all’incentivo.
La pratica può essere inviata esclusivamente in formato digitale e deve essere completa al momento dell’invio: il sistema non permette modifiche dopo la trasmissione, se non su esplicita richiesta del GSE.
Per capire invece come e quando il GSE ti pagherà l’incentivo, puoi leggere l’articolo su come funzionano i contributi GSE con il Conto Termico.
Tempi di istruttoria: quanto dura la valutazione della pratica
Una volta ricevuta la domanda, il GSE ha 60 giorni lavorativi per esaminare la documentazione e comunicare l’esito dell’istruttoria.
In caso di esito positivo, viene approvato l’importo dell’incentivo e indicata la modalità di erogazione (una tantum o in rate annuali, a seconda dell’importo).
In caso di errori, documenti mancanti o informazioni incoerenti, il GSE può richiedere integrazioni, con ulteriore allungamento dei tempi.
Tempi di pagamento: quando arriva l’incentivo
Dopo l’approvazione della pratica, il pagamento avviene secondo le seguenti tempistiche:
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30 giorni per gli importi erogati in un’unica soluzione;
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prima rata entro 90 giorni per gli incentivi pluriennali (rate annuali fino a 5 anni).
I tempi reali possono però variare in base al carico di lavoro del GSE e alla correttezza della documentazione.
Esempio pratico
Un cittadino a Milano sostituisce una caldaia a gasolio con una pompa di calore aria-acqua da 10 kW, spendendo 6.000 €.
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Fine lavori: 20 febbraio 2025
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Domanda inviata al GSE: 10 marzo 2025
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Approvazione GSE: 5 maggio 2025
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Pagamento: erogazione in un’unica soluzione di 3.900 € entro il 30 giugno 2025
In totale, l’incentivo ha coperto il 65% della spesa, con accredito diretto sul conto corrente del richiedente.
Tabella – Tempi tipici della pratica Conto Termico
| Fase | Tempistiche previste | Note utili |
|---|---|---|
| Fine lavori | – | Inizia il conteggio dei 60 giorni |
| Invio domanda al GSE | Entro 60 giorni dalla fine lavori | Oltre questo termine la domanda non è più valida |
| Istruttoria del GSE | 60 giorni lavorativi dalla ricezione della domanda | Il GSE può richiedere integrazioni, con conseguente allungamento |
| Comunicazione esito | Entro la fine dell’istruttoria | In caso positivo, viene stabilito l’importo e la modalità di erogazione |
| Pagamento dell’incentivo | – 30 giorni (erogazione unica) – 90 giorni (prima rata) |
In caso di rate annuali, il periodo può durare fino a 5 anni |
🔸 NB: i tempi effettivi possono variare in base alla completezza della documentazione e ai carichi di lavoro del GSE.
Come prepararsi per non avere problemi con il GSE
Presentare una pratica Conto Termico al GSE può sembrare semplice, ma nella realtà ogni dettaglio ha un peso. Per evitare ritardi, respingimenti o richieste di integrazione, è fondamentale adottare un approccio preciso e organizzato fin dall’inizio.
Verificare i requisiti prima di iniziare i lavori
Molti problemi nascono perché si parte con l’intervento senza aver verificato se rientra effettivamente tra quelli incentivabili. Prima di firmare un contratto o acquistare un impianto, è bene:
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controllare che l’intervento sia previsto dal Conto Termico;
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accertarsi che l’edificio abbia i requisiti richiesti (ad esempio, deve essere esistente e dotato di impianto da sostituire);
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verificare che il generatore sia certificato e conforme alle specifiche tecniche richieste dal GSE.
Raccogliere i documenti in modo ordinato e completo
L’invio della documentazione al GSE non può essere approssimativo. È importante:
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creare una cartella digitale con tutti i file richiesti (schede tecniche, foto, dichiarazioni, fatture, collaudo, APE);
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seguire l’ordine e il formato indicati nelle istruzioni GSE;
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evitare errori nei dati anagrafici, catastali o tecnici.
Una documentazione ordinata accelera l’istruttoria e riduce i rischi di rigetto.
Utilizzare il portale GSE con attenzione
Il PortalTermico è lo strumento ufficiale per inviare la richiesta. È essenziale:
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registrarsi correttamente con SPID o CIE;
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selezionare con precisione la tipologia di intervento;
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caricare i file nei formati richiesti (PDF o JPG);
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controllare ogni passaggio prima dell’invio definitivo.
Una volta trasmessa la pratica, non è più possibile modificare nulla, a meno che il GSE non invii una richiesta formale di integrazione.
Quando conviene farsi seguire da un professionista
Anche se la richiesta del Conto Termico può essere presentata direttamente dal beneficiario, in molti casi rivolgersi a un professionista si rivela una scelta strategica. La normativa, le specifiche tecniche e le modalità di caricamento dei documenti richiedono competenze che vanno oltre la semplice compilazione di moduli.
Per evitare errori nella fase di progettazione
Affidarsi a un tecnico qualificato già nella fase preliminare dell’intervento permette di:
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scegliere il generatore giusto tra quelli ammessi all’incentivo;
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dimensionare correttamente l’impianto secondo le linee guida GSE;
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preparare fin da subito i documenti richiesti, evitando di doverli recuperare a lavori conclusi.
Per preparare correttamente la documentazione
Un professionista esperto conosce l’iter burocratico e sa come gestire:
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relazioni tecniche,
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dichiarazioni di conformità,
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schede tecniche e certificazioni.
Inoltre, può fornire assistenza nella compilazione digitale della domanda e nel caricamento dei file sul portale GSE, riducendo il rischio di errori che possono compromettere l’erogazione dell’incentivo.
Per aumentare le probabilità di accettazione
Le pratiche inviate da un tecnico abilitato tendono a essere più precise e complete, con maggiore probabilità di ottenere l’approvazione senza richieste di integrazioni.
In particolare, nei casi complessi o con importi elevati, la consulenza tecnica si traduce spesso in risparmio di tempo e maggiore sicurezza del risultato.
Conto Termico o Ecobonus? Le differenze da conoscere
Entrambi gli strumenti incentivano l’efficienza energetica, ma funzionano in modo molto diverso. Ecco i principali punti di confronto:
Conto Termico: contributo diretto erogato dal GSE entro pochi mesi, non serve una capienza IRPEF.
Ecobonus: detrazione fiscale del 50% o 65% da recuperare in 10 anni, oppure cedibile a terzi.
Il Conto Termico non è cumulabile con l’Ecobonus per lo stesso intervento.
L’Ecobonus può essere più vantaggioso solo se si ha una buona capienza fiscale e si è disposti ad attendere più tempo per il recupero.
La scelta dipende quindi dal tipo di beneficiario, dal budget disponibile e dalla necessità di ottenere il contributo in tempi brevi.
Glossario tecnico – Cosa significano questi termini?
SCOP (Seasonal Coefficient of Performance)
Indica il rendimento stagionale di una pompa di calore durante tutto il periodo di riscaldamento. Più è alto il valore, maggiore è l’efficienza. Il GSE richiede valori minimi per accedere all’incentivo.
Solar Keymark
Certificazione europea per collettori e impianti solari termici. Garantisce che il prodotto è conforme agli standard di qualità e prestazione richiesti dal Conto Termico.
ESCo (Energy Service Company)
Società specializzata in interventi di efficienza energetica. Può gestire interamente la pratica Conto Termico per conto del cliente, anticipando i costi e recuperando l’incentivo.
Classe ambientale (5 stelle)
Classificazione prevista dal D.M. 186/2017 per generatori a biomassa. Solo le stufe e caldaie di classe 4 o 5 stelle sono ammesse agli incentivi. Le 5 stelle garantiscono le prestazioni migliori e le emissioni più basse.
Dichiarazione di conformità
Documento obbligatorio che attesta che l’impianto installato è conforme alle norme di sicurezza e tecniche in vigore. Deve essere firmato dal tecnico abilitato.
Portale GSE (PortalTermico)
Piattaforma online ufficiale per presentare la domanda di Conto Termico. Permette di caricare documenti, tracciare lo stato della pratica e ricevere comunicazioni dal GSE.
FAQ – Domande frequenti sul Conto Termico
In questa sezione trovi le risposte alle domande più comuni su requisiti, documentazione e tempistiche legate al Conto Termico. Se stai valutando la richiesta dell’incentivo, è probabile che alcune di queste risposte ti evitino errori o perdite di tempo.
1. Il Conto Termico copre anche le nuove installazioni?
No, nella maggior parte dei casi il Conto Termico si applica solo alla sostituzione di impianti esistenti. Le nuove installazioni sono ammesse solo in particolari condizioni, come nel caso del solare termico su edifici già esistenti.
2. Quali sono i tempi reali per ricevere l’incentivo?
Dopo l’invio della pratica, il GSE ha fino a 60 giorni lavorativi per esaminare la documentazione. In caso di approvazione, il pagamento avviene entro 30 giorni (per gli importi una tantum) o entro 90 giorni per la prima rata degli incentivi pluriennali.
3. Cosa succede se dimentico di presentare la domanda entro 60 giorni?
Se superi il termine dei 60 giorni dalla fine dei lavori, non potrai accedere all’incentivo. Il portale GSE non accetta domande fuori termine.
4. Posso gestire da solo la pratica Conto Termico?
Sì, ma è fortemente consigliato affidarsi a un tecnico abilitato o a una ESCo, soprattutto se non si ha familiarità con la documentazione tecnica o con il portale GSE. Gli errori nella pratica sono tra le cause principali di respingimento.
5. Il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi?
No, il Conto Termico non è cumulabile con altri incentivi statali per lo stesso intervento (come Ecobonus o Superbonus). È invece compatibile con contributi regionali o locali, salvo diversa indicazione nei bandi.
6. Quanto tempo ho per completare i lavori?
Il tempo massimo per completare gli interventi varia in base alla tipologia, ma in genere deve essere rispettata una tempistica compatibile con la presentazione della domanda entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori. Il consiglio è di programmare tutto con precisione, evitando dilazioni.
7. Serve l’APE per ottenere il Conto Termico?
Non sempre. L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è richiesto solo per alcuni interventi specifici o per determinate categorie di beneficiari (come le Pubbliche Amministrazioni). In altri casi, può essere sostituito da relazioni tecniche o dichiarazioni specifiche.
Conto Termico 3.0: cosa cambia rispetto alla versione precedente
Il Conto Termico 3.0 è la naturale evoluzione dell’incentivo gestito dal GSE per promuovere interventi di riqualificazione energetica e uso delle fonti rinnovabili. La nuova versione, attesa entro il 2026, nasce per semplificare l’accesso, ridurre i tempi di erogazione e allineare l’incentivo agli obiettivi del Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC).
Anche se il decreto attuativo non è ancora stato pubblicato in via definitiva, alcune anticipazioni sono già emerse dai documenti tecnici e dalle consultazioni pubbliche.
Obiettivi principali del Conto Termico 3.0
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Digitalizzazione dell’intero processo, con interfacce semplificate e tracciamento in tempo reale dello stato pratica.
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Tempi di pagamento più rapidi, con possibilità di anticipo parziale prima della fine dei lavori (simile alla logica della prenotazione PA).
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Maggiore inclusività, con estensione del beneficio anche a nuove categorie di soggetti, tra cui condomìni e comunità energetiche.
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Revisione degli importi incentivabili, per tenere conto dell’inflazione, dei nuovi prezzi di mercato e delle tecnologie più efficienti.
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Riduzione della documentazione necessaria per le pratiche standard.
Cosa succede con le domande attuali?
Fino all’entrata in vigore ufficiale del Conto Termico 3.0, resta valido il meccanismo attuale (Conto Termico 2.0, regolato dal D.M. 16 febbraio 2016).
Le domande presentate nel 2025 continueranno a seguire le regole e i requisiti oggi in vigore, con istruttoria e pagamento gestiti dal GSE come da prassi.
Cosa aspettarsi dal nuovo incentivo
Il passaggio al 3.0 potrebbe comportare:
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l’introduzione di una piattaforma unica per bonus e detrazioni legate all’efficienza energetica;
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l’obbligo di registrazione da parte del tecnico incaricato, per aumentare la responsabilità e la tracciabilità;
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l’adozione di algoritmi automatici per il calcolo dell’incentivo, riducendo la soggettività nella valutazione delle pratiche.
Quando entrerà in vigore il Conto Termico 3.0?
Il decreto è atteso entro il 2026, ma nessuna data ufficiale è stata ancora confermata. Chi sta pianificando interventi nei prossimi mesi dovrebbe fare riferimento all’attuale normativa (2.0) e valutare con il proprio tecnico l’opportunità di attendere il nuovo schema o procedere subito.
Conclusione
Accedere al Conto Termico può rappresentare una concreta opportunità di risparmio per chi decide di migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o edificio. Tuttavia, per evitare rallentamenti o problemi con l’erogazione dell’incentivo, è fondamentale conoscere a fondo i requisiti tecnici, preparare la documentazione corretta e rispettare le tempistiche imposte dal GSE.
Che tu sia un privato, un ente pubblico o un’impresa, organizzarsi in anticipo è la chiave per una pratica di successo. In molti casi, affidarsi a un professionista qualificato può fare la differenza tra una domanda respinta e un incentivo ricevuto nei tempi previsti.
Questo articolo ti ha fornito una panoramica completa per orientarti con chiarezza. Ora sai cosa serve davvero per ottenere il Conto Termico nel 2025, senza sorprese e senza errori.
Per ulteriori informazioni e per presentare la domanda, è possibile accedere al portale ufficiale del GSE (PortalTermico):
https://www.gse.it/servizi-per-te/efficienza-energetica/conto-termico





