Il Conto Termico rappresenta uno strumento fondamentale per agevolare il percorso delle Pubbliche Amministrazioni verso un modello energetico più efficiente e sostenibile. La normativa, introdotta dal decreto_interministeriale_16_febbraio_2016, incentiva interventi di efficientamento e sostituzione tecnologica che puntano a ridurre i consumi e a incrementare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
L’accesso a questi incentivi — gestiti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) — permette agli enti pubblici di pianificare riqualificazioni importanti, dai cappotti termici alla building automation. Comprendere regole e procedure offre concrete possibilità di ammodernare il patrimonio edilizio pubblico, con indubbi vantaggi finanziari e ambientali.
Per avere un quadro completo delle regole valide anche per i privati, puoi consultare la guida generale “Conto Termico: cos’è, come funziona e come richiederlo”.
Chi può accedere: categorie di Pubbliche Amministrazioni ammesse
Il ventaglio dei potenziali beneficiari del Conto Termico è ampio ma rigorosamente delimitato. La disciplina, dettagliata nelle Regole applicative del GSE, apre la porta a numero selezionato di enti e soggetti, accomunati dal requisito della natura pubblica e dall’iscrizione o qualifica richiesta dai riferimenti normativi.
Definizione PA: IACP, cooperative di abitanti iscritte all’Albo, società a patrimonio pubblico, cooperative sociali
Sotto la definizione di Pubbliche Amministrazioni rientrano diversi soggetti:
- Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) ed enti aventi le stesse finalità: possono guidare investimenti su edifici residenziali pubblici, purché correttamente identificati e accreditati dal GSE.
- Le cooperative di abitanti, a condizione che risultino iscritte all’Albo nazionale delle Società cooperative edilizie di abitazione.
- Le società a patrimonio interamente pubblico, previa presentazione e verifica dei requisiti documentali che ne attestino lo status patrimoniale.
- Le cooperative sociali, purché regolarmente iscritte nei rispettivi albi regionali, possono promuovere interventi per migliorare immobili gestiti o posseduti.
Eccezioni e note sulla cumulabilità per cooperative
Un aspetto cruciale riguarda la cumulabilità degli incentivi: le cooperative di abitanti e le cooperative sociali, seppur beneficiarie, presentano limiti più stringenti. Queste realtà non possono sommare il Conto Termico ad altri contributi pubblici sino al 100% delle spese, a differenza delle altre categorie di PA. In ogni caso, la verifica della posizione e degli eventuali limiti di cumulabilità va sempre effettuata consultando la normativa specifica e la lista aggiornata degli incentivi compatibili.
Interventi ammissibili per la PA
I progetti candidabili spaziano su diverse tipologie di lavori e innovazioni tecnologiche. L’obiettivo guida resta quello di garantire un salto di qualità misurabile nell’efficienza energetica degli edifici o nella loro capacità di produrre calore da energie rinnovabili.
Elenco operativo: serramenti, cappotti, pannelli solari termici, pompe di calore, caldaie a condensazione, illuminazione, building automation
Nel dettaglio, la gamma degli interventi per le Pubbliche Amministrazioni comprende:
- Sostituzione di serramenti, finestre, portoni e vetrate, per ridurre dispersioni termiche.
- Realizzazione di cappotti termici o interventi di coibentazione su superfici opache, incrementando la tenuta all’isolamento.
- Installazione di pannelli solari termici destinati a produrre acqua calda sanitaria o a supportare il riscaldamento.
- Sostituzione di impianti esistenti con caldaie a condensazione di ultima generazione oppure pompe di calore ad alta efficienza.
- Ammodernamento dell’impianto di illuminazione con sistemi LED e dispositivi di controllo elettronico dei consumi.
- Introduzione di sistemi di building automation, termoregolazione e contabilizzazione del calore, per una gestione smart delle utenze e dei consumi.
Ogni intervento trova specifica trattazione all’interno delle schede-intervento pubblicate dal GSE e va verificato nei dettagli tecnici prima di procedere con la domanda d’incentivo.
Tra gli interventi più frequenti per la PA ci sono gli impianti solari termici e le pompe di calore: se vuoi approfondire questi casi specifici, leggi le guide dedicate al Conto Termico per il solare termico e al Conto Termico per le pompe di calore.
Incentivi, percentuali e soglie economiche (40%, 65%, 5.000€)
La misura dell’incentivo riconosciuto alle Pubbliche Amministrazioni si determina applicando percentuali fisse sui costi sostenuti, ma varia a seconda dell’ambizione progettuale e delle caratteristiche dell’edificio oggetto dell’intervento.
Differenza NZEB vs ordinari; soglia unica rata ≤5.000€
Per interventi su edifici ordinari, la percentuale di copertura si attesta sul 40% della spesa ammissibile. Nel caso in cui la riqualificazione porti l’immobile a standard Nearly Zero Energy Building (NZEB), la quota tocca il 65% della spesa: un’accelerazione decisa verso il massimo efficientamento. Degno di nota è il limite dei 5.000 euro: se l’incentivo complessivo richiesto non supera tale soglia, il contributo viene liquidato in unica soluzione, semplificando la rendicontazione e velocizzando l’accesso ai fondi.
Durata incentivazione: 2 o 5 anni e impatto sulla rateazione
Di regola l’erogazione dell’incentivo avviene in rate annuali, con durata variabile in funzione della tipologia d’opera: 2 o 5 anni. La scelta incide sui flussi di cassa, perché rate più brevi significano liquidità anticipata e minori adempimenti futuri. Ogni PA dovrà pertanto valutare, caso per caso, la soluzione più funzionale rispetto alle proprie esigenze di bilancio e tempistiche operative, considerando sempre le indicazioni contenute nella scheda-contratto accettata dal GSE.
Anche per gli enti pubblici l’incentivo viene erogato dal GSE: qui spiego nel dettaglio come funzionano i contributi GSE per il Conto Termico.
Modalità di accesso: accesso diretto vs prenotazione — requisiti e vantaggi
Due sono le strade che le Pubbliche Amministrazioni possono percorrere per ottenere il contributo: l’accesso diretto e la prenotazione. Differiscono per tempistiche di presentazione e per la documentazione richiesta, oltre che per i vantaggi nella programmazione finanziaria.
Requisiti prenotazione: diagnosi energetica, contratto EPC, ditta appaltatrice
Per accedere all’incentivo tramite prenotazione, è necessario rispettare almeno uno tra questi requisiti:
- Presentare una diagnosi energetica che giustifichi la necessità dell’intervento: il documento va allegato digitalmente alla domanda.
- Oppure esibire un contratto EPC (Energy Performance Contract) già firmato, specificando le condizioni prestazionali.
- In alternativa, indicare la presenza della ditta appaltatrice che eseguirà i lavori, con tutti i riferimenti richiesti.
Questi elementi accelerano le procedure e anticipano la contabilizzazione degli incentivi nel bilancio pubblico dell’ente.
Vantaggi della prenotazione per la programmazione finanziaria dell’ente
Il regime di prenotazione consente alle amministrazioni di bloccare e mettere a bilancio le somme spettanti prima dell’avvio effettivo dei lavori, con vantaggio nella pianificazione di spesa e possibilità di ottenere acconti significativi. Tale opzione riduce l’incertezza sui rimborsi e facilita la comunicazione tra tecnici, ragionerie e organi di controllo all’interno delle strutture pubbliche.
Pagamenti, acconti e tempistiche operative
Chiarezza nei pagamenti e nelle tempistiche è elemento fondamentale, sia per PA che per soggetti affidatari. I dettagli sulle condizioni di accredito si trovano puntualmente nei documenti ufficiali predisposti dal GSE e si riflettono nei flussi finanziari degli enti.
Acconti: 2/5 per 5 anni, 50% per 2 anni; istruttoria e termini (60 giorni, bimestre)
Quando la PA utilizza la prenotazione, viene riconosciuto un acconto sul totale dell’incentivo: pari al 40% (2/5) se la durata di erogazione scelta è quinquennale, oppure del 50% se la rateazione si limita a due anni. Il GSE effettua un’istruttoria entro 60 giorni dalla comunicazione di avvio lavori. La prima rata viene poi erogata entro l’ultimo giorno utile del mese successivo al bimestre in cui la scheda-contratto risulta accettata.
Modalità pagamento: bonifico, possibilità erogazione unica a ESCo con obbligazione solidale
Il versamento dell’incentivo avviene tramite bonifico bancario diretto sul conto del Soggetto Responsabile (PA o società affidataria). In caso di interventi messi in opera da Energy Service Company (ESCo), è possibile — ove ricorrano i presupposti e se oltrepassata la soglia dei 5.000 euro — chiedere un’erogazione in unica rata, a patto di sottoscrivere congiuntamente un’obbligazione solidale. Tutti gli importi sono liquidati al netto dei costi di istruttoria trattenuti dal GSE.
Cumulabilità e regole per multi-intervento
Uno dei punti di maggiore interesse per i responsabili pubblici è la possibilità di abbinare diversi strumenti di sostegno al fine di massimizzare la copertura dei costi e attivare più cantieri simultaneamente, laddove il quadro normativo lo consente.
Cumulo con incentivi in conto capitale fino al 100% delle spese ammissibili
Salvo le restrizioni previste per cooperative di abitanti e sociali, le Pubbliche Amministrazioni possono cumulare il contributo del Conto Termico con altri incentivi in conto capitale fino al 100% delle spese considerate ammissibili, purché venga verificata la reciprocità e non si eccedano i limiti imposti dalle diverse norme di settore. Questa apertura consente di pianificare interventi più completi e articolati, sfruttando le sinergie tra finanziamenti regionali, PNRR, contributi europei o altri bandi nazionali.
Multi-intervento: somma incentivi singoli per determinare ammontare totale
Nel caso in cui un ente decida di attuare più interventi contemporaneamente, l’ammontare totale dell’incentivo sarà la semplice somma di quello riconosciuto per ciascun progetto, secondo il calcolo fornito dalle relative schede-intervento del GSE. Ogni richiesta va formalizzata separatamente, e sommata ai fini della definizione della soglia per rata unica o rateazione, alla stima dei flussi di cassa annuali e al controllo successivo delle spese.
Documentazione necessaria e riferimenti normativi
Raccogliere correttamente la documentazione è passo imprescindibile per ogni procedura di richiesta e liquidazione del contributo. Occorre rispettare scrupolosamente check-list, formati, riferimenti normativi, dati tecnici e dichiarazioni richiesti per evitare rallentamenti nelle istruttorie del GSE.
Scheda-contratto, fatture conformi, checklist GSE, Regole applicative, Decreto 16/02/2016
La pratica standard comprende:
- Scheda-contratto GSE compilata e firmata elettronicamente: serve sia in fase di prenotazione che di consuntivo.
- Fatture e documenti giustificativi delle spese, conformi ai criteri delle Regole applicative.
- Check-list ufficiale del GSE allegata alla richiesta, a prova di conformità documentale.
- Richiamo ai riferimenti normativi fondamentali: Regole applicative e Decreto 16/02/2016.
Ulteriori approfondimenti, moduli scaricabili e guide sono disponibili nella sezione dedicata del sito GSE.
Link e guide operative per preparare la pratica
Per ogni fase, la consultazione delle pagine web istituzionali si rivela essenziale: dal portale del GSE si accede a tutte le guide, schede, Regole applicative, FAQ aggiornate e simulazioni online per calcolare in dettaglio incentivi, rate, cumulabilità e documentazione richiesta.
FAQ
Il Conto Termico è aperto a tutte le Pubbliche Amministrazioni? Sì, se rientranti tra IACP, cooperative abilitate, società a patrimonio pubblico e cooperative sociali iscritte. Verificare sempre l’ammissibilità.
Quali sono gli interventi principali finanziabili? Riqualificazione energetica tramite serramenti, cappotti, caldaie, solare termico, LED e building automation.
È obbligatoria la prenotazione per ottenere l’incentivo? No. La prenotazione è consigliata quando si vuole inserire l’incentivo in bilancio prima dell’avvio lavori o ottenere acconti. Per lavori già terminati si accede con procedura diretta.
Quando avviene il pagamento? A saldo lavori con accesso diretto; per prenotazione, acconto dopo inizio lavori (2/5 o 50% secondo durata scelta), saldo a fine intervento.
Si può cumulare il Conto Termico con altri incentivi? Sì, fino al 100% delle spese totali (salvo cooperative di abitanti e sociali). Controllare sempre la compatibilità specifica.
Per approfondire e presentare domanda
Tutte le casistiche particolari, i dettagli sulle procedure aggiornate, le tabelle di calcolo e gli allegati da presentare sono riportati con estrema precisione nei documenti ufficiali del GSE. Il portale dedicato fornisce Regole applicative, checklist scaricabili, FAQ dettagliate e simulatori online per agevolare enti e professionisti nella preparazione delle pratiche. Si raccomanda di consultare con attenzione la normativa vigente — in particolare il decreto_interministeriale_16_febbraio_2016 — e di verificare periodicamente le news GSE per aggiornamenti su scadenze e nuove procedure.
In questo articolo abbiamo visto nello specifico come sfruttare il Conto Termico in questo caso particolare.
Se vuoi una panoramica completa su tutti gli interventi ammessi, i requisiti generali e l’iter di richiesta, ti rimando alla guida principale: Conto Termico: cos’è, come funziona e come richiederlo.





