Il Conto Termico 3.0, introdotto dal Decreto Ministeriale 7 agosto 2025 e reso operativo dal 25 dicembre 2025, rappresenta la nuova frontiera degli incentivi per la climatizzazione efficiente in Italia. Con fondi fino a 900 milioni di euro l’anno e procedure più snelle tramite il GSE, offre la possibilità di rimborsi fino al 65% della spesa per privati e addirittura il 100% per Pubbliche Amministrazioni in piccoli comuni, ridefinendo l’accesso alle tecnologie come pompe di calore e sistemi ibridi.

Le soglie di incentivo, i tempi di pagamento e le tipologie di apparecchi ammessi segnano cambiamenti decisivi rispetto al passato, che conviene comprendere per non perdere il rimborso o sbagliare procedura.

Se non hai ancora chiaro come funziona in generale questo incentivo, ti consiglio prima di leggere la guida completa “Conto Termico: cos’è, come funziona e come richiederlo” e poi tornare qui per approfondire il caso specifico di condizionatori e climatizzatori.

Risposta rapida: come funziona il Conto Termico condizionatori 3.0

Non serve più orientarsi in una giungla di detrazioni: con il Conto Termico 3.0 il rimborso avviene per via diretta, caricato dal GSE dopo una semplice domanda su PortalTermico. Fatto il lavoro, inoltrata la pratica, basta attendere la verifica tecnica per ricevere l’incentivo poco dopo: fino a 15.000 euro, pagamento in unica soluzione e tempi che oggi scendono a 60 giorni dal via libera.

L’importante è installare un condizionatore che possa essere riconosciuto come intervento incentivabile—non ogni modello lo è, solo quelli a pompa di calore (elettrica o a gas), sistemi ibridi o bivalenti, oppure add-on integrati a impianti esistenti (inclusi i centralizzati condominiali). La spesa ammissibile comprende anche progettazione, diagnosi e costi accessori.

Se vuoi capire quanto ti costa farti seguire da un professionista per tutta la parte burocratica, trovi i dettagli in questa guida sul costo della pratica Conto Termico.

Che tipo di ‘condizionatori’ sono ammessi (pompe di calore, sistemi ibridi, add-on)

Dimentica i semplici split tradizionali alimentati a gas metano o GPL: il Conto Termico 3.0 riconosce solo apparecchi che rientrano nelle definizioni del Decreto Ministeriale 7 agosto 2025. Le tecnologie ammesse:

  • Pompe di calore elettriche o a gas, con valori minimi di efficienza stagionale previsti. I condizionatori incentivabili con il Conto Termico sono, di fatto, pompe di calore aria-aria: se vuoi approfondire questo aspetto in modo più tecnico, leggi la guida sulle pompe di calore con Conto Termico.
  • Sistemi ibridi o bivalenti, che integrano pompe e generatori a biomassa o rinnovabili;
  • Add-on per impianti esistenti (anche centralizzati), purché si dismetta il vecchio generatore fossile;
  • Abbinamenti con impianti solari termici o fotovoltaici con accumulo, in combinazione con pompa di calore.

Il condizionatore deve sostituire un generatore esistente meno efficiente, esclusi i nuovi impianti “ex novo” su edifici già dotati di riscaldamento efficiente.

Percentuali e scadenze principali in sintesi

Privati, condomini e imprese possono ottenere un incentivo fino al 65% della spesa sostenuta; Pubbliche Amministrazioni locali (es. scuole o uffici in comuni con meno di 15.000 abitanti) arrivano al 100%. Per accedere, privati/condomini devono presentare richiesta a lavori conclusi entro 90 giorni, imprese devono invece prenotare il beneficio prima di iniziare. Il GSE paga in unica soluzione entro 60 giorni per importi fino a 15.000 €.

Chi può richiedere l’incentivo per un condizionatore

Cittadini privati, amministratori condominiali, imprese di ogni dimensione ma anche Pubbliche Amministrazioni, Enti del Terzo Settore e Comunità Energetiche Rinnovabili possono ora accedere al nuovo Conto Termico 3.0. Mai come oggi la platea è ampia e le opportunità più accessibili, grazie all’inclusione di soggetti collettivi e nuove categorie introdotte dal D.M. 07/08/2025.

La scelta della procedura varia a seconda della natura del soggetto richiedente e influisce sia sulle tempistiche sia sulla percentuale massima che si può ottenere.

Privati, condomini e requisiti

I privati cittadini, proprietari di case individuali oppure di unità immobiliari condominiali, possono inoltrare richiesta direttamente a fine lavori tramite PortalTermico, selezionando la tipologia dell’intervento e caricando i documenti richiesti.

Per i condomini sono ammessi anche impianti centralizzati—questione rilevante quando si affrontano le riqualificazioni su larga scala. Serve ovviamente il verbale assembleare e la ripartizione delle spese.

Imprese, Pubbliche Amministrazioni, Enti del Terzo Settore e CER

Per imprese e PA la procedura si fa più articolata, specie nell’ottica della prenotazione obbligatoria per le aziende. Le imprese devono prenotare il contributo prima di avviare gli interventi, nel rispetto delle regole sugli Aiuti di Stato e dei divieti sull’uso dei combustibili fossili (ammessi solo sistemi full rinnovabili).

Per sapere come e quando il GSE ti paga l’incentivo, puoi leggere l’approfondimento su come funzionano i contributi GSE per il Conto Termico.

Le Pubbliche Amministrazioni possono scegliere tra prenotazione e richiesta diretta, con accesso anche ad acconti; mentre Enti del Terzo Settore e Comunità Energetiche Rinnovabili possono presentare domanda per impianti collettivi, se in possesso dei requisiti previsti dal decreto e dal portale GSE.

Quali interventi con condizionatori sono ammessi e come aumentare il rimborso

L’orizzonte degli interventi incentivabili si è allargato, stimolando la sostituzione dei vecchi impianti e la combinazione sinergica con energie rinnovabili. Non tutti i “condizionatori” sono uguali agli occhi del legislatore, e il Conto Termico 3.0 individua criteri stringenti sulle tecnologie ammesse e sui casi in cui è possibile puntare a rimborsi maggiori.

Anche le spese accessorie—come progettazione, diagnosi energetiche e APE—possono essere conteggiate, a patto di rientrare nei massimali aggiornati dal decreto.

Pompe di calore, sistemi ibridi, ‘add-on’ e sostituzioni

Tutte le sostituzioni di vecchi generatori con pompe di calore di ultima generazione (aria-aria, aria-acqua, geotermiche, gas ad alto rendimento) danno diritto all’incentivo, purché rispettino le classi minime di efficienza.

Sistemi ibridi e bivalenti vengono premiati, specie se combinati con solare termico o altre rinnovabili. Gli add-on sono ammessi solo se integrano o sostituiscono apparati inefficienti, con particolare attenzione alla dimostrazione dell’avvenuta sostituzione e dismissione.

Abbinamenti utili: fotovoltaico+accumulo, colonnine VE (condizioni)

La grande novità riguarda la possibilità di abbinare fotovoltaico con accumulo alla pompa di calore: questa sinergia consente di massimizzare non solo il risparmio in bolletta, ma i benefici complessivi, attingendo a più fonti di incentivo in parallelo (purché rispettata la cumulabilità prevista).

Non manca la spinta verso la mobilità sostenibile: sono incentivate anche le colonnine di ricarica veicoli elettrici, ma solo se installate contestualmente ad impianto fotovoltaico e pompa di calore, secondo configurazioni previste dal DM 07/08/2025.

Quanto si prende, massimali e modalità di pagamento

L’entità dell’incentivo varia in base alla categoria del richiedente, alla zona climatica e alla tecnologia installata, il tutto scandito da massimali di spesa rivisti verso l’alto rispetto al passato. Il GSE, come gestore unico del sistema, garantisce pagamenti rapidi per importi contenuti.

Capire in anticipo la percentuale assegnata e organizzare i flussi di cassa aiuta a pianificare interventi senza sorprese, sfruttando anche i simulatore incentivo sul PortalTermico.

Percentuali tipo (65%, 100% per PA piccoli comuni)

Privati e condomini ricevono fino al 65% della spesa ammissibile; imprese tra il 25% e il 45% a seconda delle dimensioni e posizione geografica. Le PA dei comuni sotto i 15.000 abitanti possono azzerare la spesa, ottenendo un contributo fino al 100% per scuole, ospedali, impianti pubblici prioritari.

L’individuazione della categoria va fatta con cura per evitare errori che possono rallentare l’erogazione.

Soglie pagamento: unica rata fino a 15.000 €, oltre in 2–5 anni

Per tutte le categorie, se l’incentivo spettante non supera i 15.000 € si riceve una unica rata in tempi brevi (entro 60 giorni); per importi superiori, il pagamento viene suddiviso in 2-5 rate annuali. Così la liquidità si libera rapidamente per i piccoli interventi, mentre i grandi progetti trovano una pianificazione spalmata più a lungo.

Il monitoraggio delle pratiche su PortalTermico consente una chiara visualizzazione delle finestre di erogazione.

Come presentare la domanda passo-passo per un condizionatore

La procedura può sembrare un percorso ad ostacoli, ma il nuovo PortalTermico ne semplifica ogni fase: dal caricamento automatico dei documenti, al controllo delle scadenze, fino al simulatore incentivo per la stima dell’importo spettante.

A ogni categoria corrispondono step e tempistiche leggermente diversi, in particolare per le imprese che devono stare attente al momento della domanda e al rispetto delle regole sugli Aiuti di Stato.

Documenti richiesti, termini (90 giorni) e portal upload

Privati e condomini hanno 90 giorni dalla data di fine lavori documentata per inviare la pratica; vanno allegati:

  • Fatture relative a forniture e posa;
  • APE quando richiesto;
  • Certificazioni tecniche dell’apparecchio installato;
  • Eventuale verbale assembleare (condomini);
  • Foto dell’intervento e documentazione di smaltimento vecchio generatore.

Basta caricare tutto tramite il PortalTermico, verificando la correttezza di ciascun file e controllando lo stato della pratica nella dashboard dedicata.

Differenze procedurali per imprese e PA (prenotazione, acconto)

Le imprese devono obbligatoriamente prenotare l’incentivo prima dell’inizio dei lavori: caricamento dei preventivi, dichiarazione del rispetto delle regole Aiuti di Stato, scelta sull’erogazione in unica o più rate.

Le Pubbliche Amministrazioni possono optare per domanda a fine lavori o prenotazione con successivo acconto; una volta caricata la pratica, possono richiedere fino al 50% del totale come anticipo, utilissimo per cantieri di grandi dimensioni.

Cosa cambia rispetto al Conto Termico 2.0 e errori da evitare

Il passaggio al Conto Termico 3.0 segna una rottura netta non solo per percentuali e soglie: nuove categorie entrano in campo e la procedura diventa più digitale e meno farraginosa, soprattutto per i privati.

Attenzione però alla data di presentazione, ai limiti di cumulabilità tra incentivi e soprattutto alla nuova platea di beneficiari inclusi e protetti dal Decreto Ministeriale 7 agosto 2025.

Novità principali e soglie aggiornate

Salgono i massimali di spesa e la quota di incentivo, nasce la possibilità del pagamento in unica soluzione fino a 15.000 € (rispetto alla vecchia soglia di 5.000 € del CT 2.0), e si aggiungono PA, ETS, CER per i grandi impianti collettivi.

Per i lavori conclusi prima dell’entrata in vigore o richieste collegate a contratti pubblici precedenti al 1° gennaio 2025, continua ad applicarsi il Conto Termico 2.0 per un anno.

Errori comuni: scadenze, documentazione, requisiti tecnici

Molti praticanti sbagliano la tempistica della domanda (oltre i 90 giorni), caricano documenti incompleti o imprecisi, sottovalutano i nuovi requisiti tecnici sulle prestazioni dei condizionatori.

Cruciale la verifica della corretta presenza dei dati catastali, delle dichiarazioni di dismissione del vecchio generatore e dell’eventuale pubblicazione dei bandi (GSE).

FAQ pratiche per chi installa un condizionatore con Conto Termico 3.0

Dubbio sui tempi, sulla compatibilità di modelli, sui periodi transitori? Ecco alcune risposte rapide che spesso fanno la differenza tra successo e rifiuto della domanda.

Tempi di erogazione, cosa succede durante periodo transitorio

Dall’avvio della pratica a pagamento unico passano normalmente 3-4 mesi; il GSE si impegna a saldare entro 60 giorni dall’esito positivo. Nel transitorio, chi ha presentato domanda prima del 25 dicembre 2025 viaggia ancora col regime CT 2.0—è fondamentale controllare la data di protocollo.

Esempi pratici di calcolo incentivo e sconto in fattura (se applicabile)

Per un condizionatore a pompa di calore del valore di 2.500 euro, l’incentivo massimo per privato è 1.625 euro (65%), con saldo diretto GSE in unica soluzione. Come accade oggi con CT 2.0 (es. promozioni Climamarket): se la ditta offre sconto in fattura, pagherai solo la differenza (2.500-1.000=1.500 euro all’atto dell’acquisto), seppur occorra sempre verificare la disponibilità di questa modalità offerta dallo specifico venditore e prevista dai flussi GSE.

Il PortalTermico mette a disposizione un simulatore per calcolare in pre-validazione l’importo che ti spetterà, variando dati come zona climatica, potenza, resa stagionale e tipologia d’impianto. Un’opzione decisiva per comparare rapidamente preventivi e scegliere la soluzione più conveniente.

Conclusione

Intercettare le nuove opportunità del Conto Termico 3.0 è ormai questione di iniziativa e precisione: i vantaggi economici per l’installazione di condizionatori efficienti sono tangibili, in particolare per chi progetta combinazioni con fotovoltaico e sistemi di accumulo. Il consiglio è quello di sfruttare subito il PortalTermico aggiornato dal GSE, verificare requisiti e documenti, e usare il simulatore di incentivo messo a disposizione per tarare all’euro l’operazione. Per le pratiche più complesse e per individuare la strategia fiscale migliore, rivolgersi a un tecnico esperto, un amministratore condominiale o ad aziende che operano già a pieno regime con il Conto Termico.

L’efficienza si pianifica con lucidità: restando aggiornati su bandi e budget pubblicati dal GSE, si evita di perdere il treno degli incentivi e si trasforma una semplice sostituzione in un investimento sostenibile e immediatamente remunerativo.

In questo articolo abbiamo visto nello specifico come sfruttare il Conto Termico in questo caso particolare.
Se vuoi una panoramica completa su tutti gli interventi ammessi, i requisiti generali e l’iter di richiesta, ti rimando alla guida principale: Conto Termico: cos’è, come funziona e come richiederlo.

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