Passaggi da seguire per cambio caldaia

Arriva un momento in cui sostituire la propria vecchia caldaia diventa veramente importante. Questo succede quando il dispositivo che si ha a disposizione inizia ad essere datato, ovvero nel momento in cui si notano dei cattivi funzionamenti. In tutti questi casi la sola manutenzione potrebbe non essere sufficiente. Una caldaia datata o comunque che è protagonista di un mal funzionamento innanzitutto non è più in grado di svolgere il suo lavoro, in secondo luogo, potrebbe essere causa di un consumo energetico piuttosto elevato.

Quindi col passare del tempo è possibile che il suo utilizzo non sia più conveniente. A questo punto come si procede? Sicuramente il primo passo da compiere è quello di contattare una ditta specializzata che sia in grado di indicare quale è la soluzione giusta per la propria abitazione.

Affidarsi a un centro professionale

Questo è il modo giusto di iniziare nel caso in cui si voglia acquistare una nuova caldaia. Il mercato, in effetti, propone un gran numero di modelli e se non si è dei veri esperti del settore, il rischio di sbagliare è proprio dietro l’angolo. Per questo motivo ci si dovrebbe affidare a degli specialisti, che innanzitutto siano in grado di procedere con un sopralluogo per comprendere quale sia l’apparecchio migliore per le tue esigenze.

Il team potrà poi procedere con il montaggio dell’apparecchio e allo stesso tempo garantirà un’assistenza clienti, utile sia per eventuali malfunzionamenti e guasti, che per l’annuale manutenzione dell’apparecchio.

Il punto di partenza per l’acquisto di una nuova caldaia sarà quello di conoscere bene quali sono le proprie esigenze, evitando di procedere con un acquisto che si riveli poi completamente sbagliato per tutta la famiglia. Gli esperti a cui ci si affiderà saranno in grado di seguire l’acquisto passo dopo passo, consigliandoti poi la scelta migliore.

Caldaie a condensazione e Bonus statali

Si parla di caldaie a condensazione nel momento in cui ci si riferisce alle moderne caldaie. Si tratta di apparecchi che a differenza dei modelli ormai datati godono di una serie di punti di forza. Il primo tra tutti è sicuramente l’efficienza energetica della caldaia.

In effetti le caldaie a condensazione sono state pensate innanzitutto per il risparmio energetico, in secondo luogo per garantire un migliore funzionamento e un aumento della classe energetica dell’immobile. Le caldaie a condensazione sono degli apparecchi sicuri, pensati per la prevenzione delle fuoriuscite di monossido di carbonio, un gas inodore e insapore che se viene liberato negli ambienti chiusi può mettere l’organismo in serio pericolo.

Per quello che riguarda le moderne caldaie a condensazione poi, sono previsti degli sgravi fiscali e dei bonus statali applicabili tanto sull’acquisto che sull’installazione. Per alcuni anni è stato possibile sfruttare lo sconto in fattura e il credito di imposta, attualmente tale possibilità è stata abolita, ma non mancano altri bonus da poter sfruttare al fine di avere degli sgravi fiscali negli anni a venire, è ancora possibile infatti accedere alle detrazioni fiscali previste per legge del 50% o 65%.

Anche in tale passaggio gli esperti saranno in grado di aiutarti per riuscire a trovare quella che è la soluzione più adatta al tuo acquisto.

Quando è il momento di sostituire la caldaia

Era l’ormai lontano 2015 quando per obbligo di legge all’Italia è stato imposto di non lanciare più sul mercato caldaie che non fossero quelle a condensazione. Tale obbligo di legge, fa seguito però un progetto europeo molto più vasto che è iniziato con la direttiva Europea 2005/32/CE denominata Eco-Design. Nonostante questo, è ancora oggi possibile installare una particolare tipologia di caldaia, quella a camera aperta. Quindi quando si propone esclusivamente una caldaia a condensazione, si risponde a un obbligo di legge, ma anche al bisogno di un impianto che sia efficiente in termini di consumo ed efficace, per quello che riguarda il funzionamento.

Questo non vuol dire che si ha l’obbligo di cambiare la propria caldaia, nel caso in cui non sia a condensazione, ma che, nel caso in cui si proceda alla sostituzione verrà proposta questa nuova tipologia. A questo punto, forse ci si chiede quando è il momento di procedere con la sostituzione della propria caldaia.

La caldaia vecchia dovrebbe essere sostituita nel momento in cui produce cattivo odore. Potrebbe essere indice di una perdita di monossido di carbonio. Inoltre attenzione alla presenza di fuliggine scura o di una fiamma pilota intermittente o che produce condensa.

Inoltre occorre prestare attenzione ad eventuali rumori, che non sono solo fastidiosi, ma probabilmente dei campanelli di allarme per un cattivo funzionamento dell’apparecchio. Infine attenzione all’età. Se la caldaia ha più di 10 anni, con tutta probabilità è il momento di cambiarla.

Si ricorda che ognuna di queste ipotesi si traduce anche in un maggior dispendio energetico, che si noterà sulla bolletta dell’elettricità.

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