Chi ancora non ha installato un climatizzatore, con ogni probabilità potrebbe aver paura del dispendio energetico che tale apparecchio potrebbe causare. Innanzitutto ci teniamo a chiarire che i climatizzatori di ultima generazione risultano essere estremamente efficienti. Questo gli è possibile grazie a una tecnologia studiata in maniera apposita.
Non a caso, la maggior parte dei moderni apparecchi vengono posti in classe energetica A+++. Ovviamente è importante ricordare che l’efficienza energetica dipende innanzitutto dalla manutenzione del climatizzatore, che solo se i filtri sono perfettamente puliti e tutte le parti integre potrà funzionare al meglio.
Oltre a questo, possono influire sul consumo degli apparecchi alcune abitudini, in grado di determinare una maggiore o minore influenza sui consumi.
L’importanza dell’efficienza energetica
Nel momento in cui si procede con la scelta di un condizionatore, è importante che si tenga in considerazione gli elementi che influiscono sull’efficienza energetica dell’apparecchio. Ma scegliere un prodotto efficiente non è un dovere che si ha solo nei confronti di se stessi e delle proprie tasche, ma anche per l’ambiente.
Gli apparecchi come i climatizzatori vanno ad influire sul surriscaldamento del pianeta. Alcune statistiche ci dicono che entro il 2050 i ricercatori prevedono che il numero dei climatizzatori utilizzati aumenterà fino a quadruplicare quello attuale. Questo sembra essere in grado di portare a un notevole aumento delle temperature globali entro fine secolo.
Scegliere degli apparecchi efficienti vuol dire ridurre al minimo le emissioni di gas e quindi anche l’effetto serra. Per riuscire in tale scopo è importante impegnarsi nella riduzione dei consumi dei climatizzatori.
Il migliore utilizzo
A prescindere dalla classe energetica, è importante che si adottino delle piccole accortezze per il miglior funzionamento dell’apparecchio. Innanzitutto è utile sapere che in media un condizionatore consuma dai 160 ai 430 kWh all’anno. Detto questo, è possibile ridurre al minimo i consumi se si conosce bene il funzionamento dei climatizzatori.
Innanzitutto è utile sapere che la modalità in cui l’apparecchio consuma meno è quella di deumidificatore. Ci sono casi in cui, il semplice eliminare l’umidità in eccesso dall’ambiente, può essere utile per riuscire a renderlo più fresco.
Inoltre è importante che durante il funzionamento del climatizzatore, le porte e le finestre siano ben chiuse, per evitare che vi siano dispersioni di aria fresca. Una regola questa, veramente basilare. Se all’interno della stanza in cui è posizionato il climatizzatore entra continuamente l’aria calda, l’apparecchio dovrà lavorare molto di più, con un maggior consumo di energia.
Si possono evitare inutili consumi semplicemente andando ad impostare un timer. Questo vale sia per l’accensione che per lo spegnimento. Se si imposta il timer in modo che il climatizzatore si accendi poco prima del nostro rientro a casa, sarà possibile trovare l’ambiente già fresco. Allo stesso modo, nel caso in cui si abbia l’apparecchio in camera, impostare un timer vuol dire non farlo lavorare incessantemente tutta la notte.
In questo specifico caso, ovvero se si crede di tenere il climatizzatore acceso per molte ore al giorno, si consiglia di scegliere un climatizzatore con tecnologia inverter, in grado di regolare la temperatura in base a quella esterna dell’ambiente.
Tutto questo non basta
Sicuramente è molto, ma non è sufficiente. Il climatizzatore deve essere posizionato nel modo corretto. Quindi nella parte alta della parete dove non sono presenti elementi che possono fungere da barriera. Inoltre gli esperti sembrano consigliare di andare a coibentare i tubi del circuito che sono posti all’esterno. Andare a isolare i tubi evita che essi siano esposti alle intemperie e agli agenti atmosferici. Elemento che si rivela molto importante, sia a livello di consumi che di protezione dell’apparecchio stesso.
Allo stesso tempo, sembra che avere un climatizzatore per ogni ambiente dell’immobile sia più conveniente dell’averne uno solo per tutta l’abitazione.
A primo impatto potrebbe sembrare assurdo, ma in effetti è così. I condizionatori posizionati nelle diverse stanze sono in grado di cooperare e quindi rinfrescare l’intero ambiente con un ridotto dispendio energetico.
Indispensabile poi, impostare la giusta temperatura del condizionatore, per evitare che sforzi eccessivamente durante il funzionamento. In effetti è importante non impostare una temperatura eccessivamente bassa, che non solo è dannosa per la salute, ma fa impennare i consumi. Nel funzionamento ottimale di questo apparecchio, la temperatura di utilizzo non dovrebbe mai essere più bassa di 2 o 3 gradi rispetto a quella esterna.
La manutenzione
Per concludere, anche se vi abbiamo accennato in precedenza, ci sembra opportuno sottolineare quanto sia importante la manutenzione del climatizzatore. Ogni anno è indispensabile affidarsi a dei professionisti che siano in grado non solo di pulire i filtri, ma anche di procedere con eventuali interventi nel caso in cui vi siano dei guasti.
Un cattivo funzionamento del climatizzatore, dovuto a una qualunque problematica tecnica fa aumentare il suo consumo di energia. Allo stesso modo, dei filtri sporchi sono causa di un maggiore sforzo del motore e quindi un maggior consumo.