
Mantenere un climatizzatore in buone condizioni generali si traduce nella massima efficienza dell’apparecchio, oltre che nella salvaguardia dell’ambiente in cui si vive. La manutenzione annuale dei climatizzatori non solo è consigliata, ma è obbligatoria per legge (D.lgs. 192/05 – DPR 74/2013 – EU 2016/426). La sua mancanza potrebbe essere causa di sanzioni pecuniarie, previste dall’art 7 del D.lgs. 192/05. Nello specifico si prevede una sanzione pecuniaria di un importo che va dai 500 ai 3.000 euro a carico di colui che è il proprietario dell’apparecchio, il conduttore, il responsabile, ovvero l’amministratore di condominio, nel caso in cui non si sia provveduto all’annuale manutenzione dell’impianto.
La manutenzione ordinaria deve essere compiuta una volta l’anno, prima dell’accensione del climatizzatore. Non ci si riferisce però alla sola pulizia dei filtri, che può avvenire, soprattutto nei periodi di maggiore utilizzo, ogni 3 o 6 mesi, tenendo conto anche della posizione delle unità interne ed esterne.
Si sottolinea come le indicazioni per quello che riguarda la manutenzione dei climatizzatori non si limitano al solo ambiente domestico, ma anche alle attività commerciali.
Perchè fare manutenzione
Procedere nella maniera corretta nel momento in cui si ci si appresta ad assolvere al compito della manutenzione dell’apparecchio, permette di ottenere il loro perfetto funzionamento, l’efficienza di un climatizzatore che non va sotto sforzo e il mantenimento di un’aria salubre all’interno dell’immobile. Quando si parla di manutenzione è importante ricordare che non ci si riferisce a un’attività accessoria e di poca importanza, bensì a una pratica propedeutica all’utilizzo massivo dell’apparecchio di climatizzazione.
A questo punto però, occorre sottolineare come sia importante rivolgersi a degli specialisti del settore per procedere con l’attività di pulizia e di manutenzione ordinaria. Decidere di svolgere questo compito in autonomia è un errore in quanto essa può avvenire solo per mano di personale competente e qualificato che si avvale dell’utilizzo dei giusti prodotti e che sia in possesso del patentino frigoristi F-GAS, attestante l’abilitazione a tali operazioni di verifica e controllo. Solo tali aziende in possesso dei requisiti di legge (D.M. 37/08), oltre a procedere alla pulizia dei filtri possa controllare che non vi siano perdite e problemi che vanno a minare l’efficienza dell’apparecchio.
Gli effetti di una manutenzione non corretta
Innanzitutto la manutenzione del climatizzatore è importante perché, come abbiamo visto, la sua mancanza potrebbe portare a delle importanti sanzioni da parte degli organi preposti al controllo, ma procedere con la pulizia dell’apparecchio è indispensabile per permettergli di funzionare nella maniera migliore. Una manutenzione periodica che ha una finalità sì, tecnica, ma anche e soprattutto igienica.
Una pulizia mal fatta o una manutenzione svolta con poca cura non fa altro che lasciare lo sporco all’interno dei filtri e dell’intero condizionatore. Queste poi, si libereranno alla prima accensione, con notevoli risvolti negativi sulla salute di chi ha accesso agli ambienti.
Quando il climatizzatore viene pulito in maniera corretta si riescono a ridurre i possibili guasti e nell’ambiente si abbatte la diffusione di virus, polveri e batteri, in primis la legionella, che se inalato dall’essere umano può portare a gravi malesseri.
Quello che si va a rimuovere con la manutenzione, sono sia le sostante visibili che quelle invisibili, egualmente dannose.
Occorre infine sottolineare come, a un controllo almeno annuale del climatizzatore si abbina una netta diminuzione dei consumi dovuta a un migliore funzionamento dell’apparecchio.
Gli step della corretta manutenzione
Ricordando che la manutenzione e la pulizia annuale dei climatizzatori dovrebbe avvenire da parte di ditte specializzate, è importante sapere che si tratta di un’attività che si compone di alcuni step tutti fondamentali per il corretto funzionamento dell’impianto. Si inizia dalla pulizia profonda sia dell’unità interna che di quella esterna dell’elettrodomestico. Tanto l’una quanto l’altra sono a contatto con la polvere, ma anche con una serie di agenti inquinanti presenti nell’aria e che possono andare a compromettere il funzionamento del climatizzatore, oltre a rendere l’aria poco respirabile.
Altra operazione importante da fare è sicuramente, la pulizia dei filtri covo di germi e di batteri. Questi diffondendosi nell’aria possono essere causa di allergie, ma anche di cattivi odori, oltre che dell’aumento della rumorosità dell’apparecchio stesso che dovendo compiere un maggiore sforzo potrebbe consumare un quantitativo maggiore di energia elettrica ed essere maggiormente soggetto a rotture e guasti. Quella della pulizia dei filtri è un operazione molto delicata, che richiede l’utilizzo di prodotti igienizzanti certificati.
La manutenzione da parte degli esperti, si conclude controllando l’eventuale presenza di perdite di gas. Questa è una problematica molto più comune di quello che si possa pensare e può essere causa di malfunzionamento grave dell’apparecchio. Il gas è indispensabile al climatizzatore, una sua perdita potrebbe essere causa di un cattivo rendimento dell’apparecchio oltre a un aumento smisurato di quelli che sono i consumi energetici.
A questo si aggiunge poi il problema dell’inquinamento, essendo il gas, un elemento che può provocare gravi danni all’ambiente. Ecco le motivazioni per le quali il controllo della presenza di eventuali perdite di gas si rivela estremamente importante.